Omicidio di Rolle, confermate in Tribunale le accuse a Papa. L’avvocato Nava: “Calunnie inattendibili”

Alle indagini concernenti il duplice omicidio dei coniugi Loris Nicolasi e Annamaria Niola, avvenuto nella loro casa di Rolle nella mattina dello scorso primo marzo 2018, si aggiunge la conferma delle accuse del magrebino Charaf Eddine Bilali nei confronti di Sergio Papa, presunto killer della coppia, durante l’incidente probatorio in Tribunale di mercoledì scorso.

Bilali, il giovane marocchino residente a Mogliano Veneto, non ha fatto che confermare ciò che aveva precedentemente dichiarato ai carabinieri dopo che l’indagato disse di aver trascorso con lui le giornate tra il 6 e l’8 marzo, prima a Mestre e poi a Monfalcone.

Non è sicuro se si trattasse della sera del 6 marzo o del 7 marzo scorso ma ricorda che Papa, mentre stava seguendo un servizio in televisione sul tragico omicidio che ha sconvolto la Marca Trevigiana, scoppiò a piangere e successivamente gli confessò di aver ucciso l’anziana coppia. Prima di sedersi sul divano per guardare il telegiornale i due uomini avrebbero consumato insieme cocaina e hashish.

Sempre nel corso dell’incidente probatorio, dopo che il pubblico ministero Davide Romanelli aveva ascoltato la testimonianza della nonna di Papa, Bilali ha aggiunto di aver reagito alla confessione dell’uomo manifestando la sua contrarietà a conoscere ulteriori dettagli della vicenda e il suo consiglio di andare a costituirsi.

Alessandra Nava, legale del presunto omicida originario di Refrontolo, ha affermato che il giovane magrebino sarebbe un calunniatore e una persona evidentemente inattendibile.

Per gli inquirenti, invece, Bilali, nonostante abbia violato i domiciliari nella casa di Mogliano dove si trovava per una misura restrittiva legata ad un’indagine per spaccio di droga, sarebbe da considerare credibile e molto importante per la tesi investigativa che vede in Papa il colpevole di questo efferato delitto.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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