Ore 4.00 e tutti tremano nelle colline Patrimonio dell’Umanità di Conegliano e Valdobbiadene: la notte di Pasqua porta con sé la grandine.
Cinque minuti con il cuore in gola, chicchi di grandine sottili, ma numerosissimi, scagliati a terra da un forte vento gelido, e il “popolo delle colline” si sveglia di soprassalto.
Le gemme delle viti sono appena spuntate, in alcuni vigneti ben evidenti, ed è tanta la preoccupazione che quei chicchi di grandine possano distruggere il raccolto come lo scorso luglio.
Sono stati questi i sentimenti vissuti per soli cinque minuti a Valdobbiadene, Miane (la foto di copertina e il video mostrano la situazione attuale tra via Sant’Antonio, a Vergoman, e il centro del paese) e nel Vittoriese, dove si sono formati degli accumuli bianchi lungo le strade, nei vigneti, nei prati e nei cortili, che questa mattina erano ancora ben visibili.
La preoccupazione resta alta perché le previsioni meteo non promettono nulla di buono per le prossime ore: la fase più intensa è infatti prevista proprio tra la tarda serata di oggi e la mattinata/primo pomeriggio di domani, Lunedì di Pasquetta. Le precipitazioni, anche a carattere di rovescio o locale temporale, interesseranno soprattutto le zone centro settentrionali del Veneto, con quantitativi complessivi abbondanti (o localmente molto abbondanti) sulle zone prealpine e sulle Dolomiti.
Non a caso, nella tarda serata di ieri, a Musestre di Roncade, in via Treponti, un immobile di proprietà di un 65enne residente a Treviso, in stato di abbandono e non adibito ad abitazione, verosimilmente a causa delle consistenti piogge degli ultimi giorni, ha avuto un cedimento strutturale. Su decisione dell’amministrazione comunale, la via, su cui si sono accumulati numerosi detriti, è stata chiusa al traffico in attesa della demolizione definitiva.
(Foto e video: per concessione dei lettori – Qdpnews.it).
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