Cison di Valmarino in questo week-end si candida a essere uno dei paesi più sicuri d’Italia.
Tanta concentrazione di uomini delle Forze dell’ordine in un piccolo borgo, diventano un vero e proprio spettacolo e rafforzano il legame tra la gente e la “Benemerita”.
Il campo della Protezione civile, allestito nell’area adiacente alle case Marian, presidiato da una squadra di carabinieri in servizio al 4° Battaglione Mobile di Mestre e dai volontari della colonna mobile di Protezione civile del Veneto dell’Associazione nazionale carabinieri (Anc), è divenuto il luogo ideale per spiegare alle scolaresche dell’Istituto Comprensivo di Follina e Tarzo i compiti delle varie specialità dell’arma e l’importanza di una struttura come il campo allestito, in caso di calamità naturale.
Nelle parole del sindaco Cristina Pin, tutto l’orgoglio dei cisonesi, che per due giorni avranno l’onore di ospitare e abbracciare gli uomini e i mezzi dell’arma.
Pin ha ringraziato in particolare il generale Enrico Vendramini, ispettore veneto dell’Anc, che ha reso possibile e curato l’evento e ha magistralmente gestito l’esercitazione di oggi.
Lo spiegamento di uomini e mezzi è veramente imponente. Gli uomini del 4° Battaglione di Mestre, comandato dal tenente colonnello Giovanni Occhioni, hanno dimostrato tutta la loro abilità nei vari ambiti in cui sono abitualmente impiegati.
La tutela del patrimonio culturale, dell’ambiente e ldei luoghi di lavoro rientrano nei loro compiti.
Qdpnews.it ha potuto seguire gli uomini del Tpc, specializzati nella tutela del patrimonio culturale, al lavoro nella chiesa arcipretale di Cison nella loro opera di catalogazione delle opere d’arte, per un eventuale salvataggio in caso di calamità.
Gli uomini del Noe, il nucleo ecologico, hanno invece ispezionato l’acquedotto, per verificare il rispetto dei requisiti igienico-sanitari.
È stata poi la volta dei Nas. La loro esercitazione nell’ambito delle antisofisticazioni si è svolta nella locale farmacia San Maurizio, con un controllo sulla presenza dei farmaci salvavita obbligatori e delle bombole di ossigeno, oltre all’esistenza di una cassaforte e di un apposito registro per gli “stupefacenti”.
All’Home Cucine di Cison di Valmarino è stata poi la volta dei carabinieri del Nil, l’ispettorato del lavoro: il loro controllo capillare sugli impianti, sull’uso del vestiario antinfortunistica e sul rispetto dei contratti e degli orari di lavoro, li rende fondamentali nella tutela dei lavoratori e nella prevenzione degli infortuni.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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