Grazie all’attività svolta dagli addetti alla Vigilanza Ambientale del Consiglio di Bacino Priula in collaborazione con l’amministrazione comunale di Cavaso del Tomba e la Polizia Locale, è stato possibile individuare i responsabili di vari abbandoni di rifiuto nel territorio comunale, in particolare in via Spineda e via Ronche.
Le indagini hanno consentito di scoprire che i materiali rinvenuti provenivano rispettivamente da una famiglia del comune di Cavaso del Tomba, composta da tre persone compreso un minore, e da un’attività produttiva che opera nel comune limitrofo di Crocetta del Montello.
Queste utenze smaltivano in maniera illecita parte dei propri rifiuti, pur avendo entrambe ritirato e utilizzato nel corso dell’anno i contenitori per la raccolta differenziata.
In un caso in particolare, una famiglia si disfava di secco indifferenziato, plastiche alimentari, carta, cartone, pentole: tutte tipologie di rifiuto tipicamente riconducibili ad un nucleo famigliare.
In un altro caso, invece, le indagini della Polizia Locale hanno portato all’individuazione di una ditta attiva nel territorio dal 2021.
Oltre a non tener conto dell’impatto delle loro azioni sull’ambiente e sulla collettività, questi soggetti pensavano erroneamente di riuscire ad eludere la tariffa sui rifiuti: ora invece saranno chiamate a sostenere il costo di pulizia e ripristino delle aree interessate dagli abbandoni.
“E’ soddisfazione riuscire a trovare i responsabili di questi abbandoni: in questo modo viene premiato l’impegno congiunto tra enti volto alla tutela dell’ambiente. Ringrazio inoltre tutti i cittadini che prontamente ci avvisano quando ci sono abbandoni e che ci permettono di intervenire tempestivamente”, ha dichiarato Gino Rugolo, sindaco di Cavaso del Tomba.
(Foto: Bacino Priula – Comune di Cavaso del Tomba).
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