La chiesetta di Sant’Antonio Abate salvata dal suo Comitato: riparato il tetto, difesa la tradizione

C’è una chiesetta in località Paveion alla quale un’orgogliosa parte della comunità di Cavaso del Tomba tiene particolarmente: si tratta dell’oratorio di Sant’Antonio Abate, che ancora oggi rappresenta un simbolo di fede e di cultura popolare. In questo piccolo, semplice, edificio sacro color cocciopesto, si riconosce un comitato spontaneo, che si formò ormai diversi anni fa proprio per custodire le tradizioni nelle quali questa chiesa si è sempre identificata.

Ogni 17 gennaio, in occasione della festività di questo santo, il Comitato di Sant’Antonio Abate organizza una manifestazione durante la quale vengono benedetti gli animali, il pane, il sale e il fuoco domestico, ovvero quegli elementi di cui questa figura è protettrice. Al contempo, il gruppo si è sempre impegnato per raccogliere i fondi necessari al suo mantenimento, visto che la struttura risale a ben tre secoli fa.

L’affetto e la costanza dei volontari nel prendersi cura della chiesetta, però, non potevano bastare a evitare che questa si deteriorasse nei secoli: da qualche tempo si prospettava infatti la necessità di operare un impegnativo intervento sul tetto. Se non interrotte, le frequenti infiltrazioni d’acqua avrebbero potuto minare la stabilità strutturale della chiesetta.

Con il notevole sforzo economico di alcuni generosi, ma anche grazie all’aiuto di tanti professionisti, il Comitato ha provveduto a sistemare il tetto dell’edificio, restituendo alla chiesetta un posto anche nel futuro del paese.

“Un ringraziamento particolare va alla famiglia Franceschetto per il generoso supporto economico, alla parrocchia di Cavaso e a tutti i professionisti e artigiani che hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per far sì che l’opera di ricopertura del tetto potesse essere effettuata – hanno voluto aggiungere dal Comitato -. Grazie a questo intervento, l’Oratorio di Sant’Antonio potrà essere ancora per molti e molti anni in avvenire un punto di riferimento e di preghiera per i fedeli”.

(Foto: Comitato Sant’Antonio Abate).
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