Grande domenica per i colmelli di Cavaso sul sentiero di Arte e Natura: duecento i visitatori dalla chiesetta di Castelcies a Bocca di Serra e Costalunga

Tra i colori dell’autunno e la presenza percepibile di quelle trentotto opere scultoree che caratterizzano il percorso Arte e Natura, i visitatori hanno potuto osservare le località di Costalunga, Bocca di Serra e Castelcies in una giornata speciale, e non solo per via del sole.

Se da una parte la delegazione del Fai, con la partecipazione del custode della chiesetta Floriano Sartor (qui il link al servizio), invitava ad approfondire i dettagli nascosti dell’edificio, dall’altra gli organizzatori di Arte e Natura si sono dati da fare per predisporre, con poco preavviso, un’edizione straordinaria dell’iniziativa. 


Percorrendo il sentiero da Castelcies, dove per l’affluenza non c’erano quasi più parcheggi disponibili, ci si spostava fino a Bocca di Serra e poi su, verso Costalunga, “collezionando” gli incontri con quelle opere in legno o in pietra che caratterizzano, con un fascino misterioso, quegli scorci di civiltà in mezzo alla rigogliosa natura delle colline. Oltre all’arte, i visitatori hanno potuto scorgere anche qualche esempio di prima raccolta delle olive, frutti di ulivi che in quelle località collinari presentano tra l’altro delle caratteristiche particolari.  

Lungo le contrade dei colmelli gli artisti locali, come Gilberto Fossen e Luisa Feltracco, oltre a Renato Zanini, fondatore di Arte e Natura, che ha aperto i cancelli della sua casa per permettere agli ospiti di entrare nel cortile e osservare le opere esposte.

Verso la coda del sentiero e con un’ampia veduta sul Tempio del Canova, si incontrava, al lavoro con martello e scalpello, proprio Gilberto Fossen, intento a rifinire un dettaglio incompleto della sua “donna dormiente” (in foto). “Ho modellato questa figura con una tecnica differente rispetto a quella canoviana – ha spiegato a chi, incuriosito, si fermava per vederlo all’opera – Utilizzando un sistema rinascimentale, ho creato un modello in creta e ho moltiplicato le misure, esportando il materiale con una motosega ad acqua”.

“Questa è la ventesima edizione – spiega con entusiasmo – stiamo parlando di vent’anni di lavoro. Arte e Natura nasce nel 2000 da un simposio di artisti che si sono riuniti proprio qui a Costalunga. Ci è venuta l’idea di un museo all’aperto e ogni artista ha lasciato un affresco: abbiamo pensato alla scultura, per lasciare queste opere esposte per centinaia di edizioni della mostra. Ora speriamo anche in nuove opere e nuovi affreschi”. 

Proseguendo verso la piazzetta di Costalunga, i visitatori hanno potuto osservare i murales e l’ultima opera, segno indelebile del passaggio dell’artista boemo Petr Novak. 

Alla giornata, che si è prolungata fino al tramonto, hanno partecipato anche il comitato di Castelcies, con un piccolo spazio dedicato ai marroni, il sindaco Gino Rugolo e, non poteva mancare, la Pro loco: il Fai ha registrato oltre duecento visite alla chiesetta, alcune delle quali da viaggiatori fuori provincia (in foto un gruppo di giovani anche da Lione, in Francia) e i responsabili sul posto hanno affermato che gli altri due itinerari delle Giornate d’Autunno, la chiesa della Mattarella e un orto botanico a San Vendemiano, hanno ottenuto altrettanto successo. 

Ospite d’eccezione della chiesetta di Castelcies questa domenica è stato Gino Silvestri, “Gino da Belun”, artista nato nel 1928, promotore dell’arte italiana a Parigi. È considerato uno dei “salvatori” del “Les Frigos” a Parigi, ovvero un fabbricato di cinque piani dove gli artisti lavoravano ed esponevano le opere: nel 1990 l’edificio rischiò di essere demolito, se non fosse che i cittadini, schierandosi con gli artisti occupanti, riuscirono a evitarlo. 

(Fonte foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata)
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