Il sostegno alla comunità di Cavaso del Tomba e dei paesi limitrofi, dopo i servizi gratuiti che sono stati attivati in paese la scorsa settimana e l’incoraggiamento delle case di riposo, arriva un aiuto economico, concreto e soprattutto immediato direttamente dal Comune: a tendere la mano, la Scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale Cunial e Socal di Possagno, che ospitava, prima del diffondersi dell’epidemia e dell’effettività dei decreti, un centinaio di bambini nelle classi di piccoli, medi e grandi.
La difficoltà attuale dell’asilo paritario, che ha oltretutto una storia ultra secolare, è quella di trovarsi senza liquidità. Nonostante la sospensione dell’attività, la struttura deve necessariamente sostenere delle spese, che la parrocchia fatica a saldare in autonomia.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gino Rugolo, e su proposta del capogruppo Marco Pianizzola, ha già prestabilito per poi deliberare in giunta la prossima settimana lo stanziamento di un anticipo pari a 7500 euro per sostenere l’attività, una somma importante per un paese di 2800 abitanti.
“Per noi è un punto di forza della comunità – afferma il primo cittadino Gino Rugolo – ci sta a cuore ed è nostro dovere proteggere le realtà più deboli in questo momento difficile”. Ad apprezzare questa mano tesa in soccorso dell’asilo, il parroco don Pierangelo Salviato, che è colui che mantiene il dialogo con l’amministrazione comunale per la buona riuscita di questa operazione, in programma esecutivo a fine mese.
Un secondo aiuto economico, anch’esso già confermato, sarà devoluto alla Protezione Civile Avab di Pederobba che in questo periodo difficile viene impiegata anche a Cavaso del Tomba per le operazioni di consegna di medicinali e alimenti a chi non ha possibilità di farlo in autonomia: per i volontari arrivano infatti 3.000 euro.
Duemila euro derivanti dal contributo già stanziato qualche mese fa per i gruppi della Protezione Civile, un altro migliaio di euro come premio comunale, destinato a saldare corsi di sicurezza e formazione per gli operatori.
A Cavaso chiudono così i parchi pubblici, ma rimane aperto un dialogo: l’amministrazione comunale dichiara di voler mantenere un rapporto con la cittadinanza e con le realtà e le istituzioni che erano meritevoli anche prima dell’epidemia, questo per dare una spinta, che sia di sostegno morale, economico o amministrativo, là dove c’è la possibilità di farlo.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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