Maggio 2024 (due arresti), il successivo settembre (una denuncia) e, infine, il maxi sequestro di droga, con l’arresto di un 30enne con qualche piccolo precedente (solo apparentemente nullafacente) effettuato lunedì scorso.
Tre momenti diversi tra loro, ma legati da un filo sottile seguendo il quale i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile sono arrivati al garage situato in una zona industriale e isolata di Piombino Dese, dove era custodito uno dei più grossi quantitativi di stupefacente (per quantità e qualità) sequestrato di recente nell’intero Nordest. Droga, in particolare 3 kg di ketamina (ma anche 20 chilogrammi di marijuana, 7,5 di hashish, 1,7 di cocaina, 632 grammi di MDMA, e 689 pasticche di ecstasy), che, se venduta al dettaglio, avrebbe potuto fruttare oltre 500mila euro.
Un traccia investigativa che, partendo proprio dagli arresti del maggio scorso, è stata attentamente seguita dai militari della Compagnia di Castelfranco Veneto, che hanno così svelato una rete di spaccio molto ben radicata nella Castellana e dintorni, dove la presenza della “domanda” sembra particolarmente alta, soprattutto tra giovani studenti.
A condurre i Carabinieri al garage di Piombino Dese, che il 30enne arrestato aveva preso in affitto (totalmente estraneo ai fatti contestati invece il proprietario), è stato proprio il forte odore di marijuana proveniente da quel particolare punto. Uno dei militari impegnati nel pedinamento si è subito insospettito e da lì è arrivata la scoperta dell’imponente carico di droga. Trovati e sequestrati anche 61mila euro, che erano già stati messi “sottovuoto” (tipica tecnica per far girare denaro di provenienza illecita).
Proseguono intanto le indagini dei Carabinieri. Si cerca in particolare, sempre nelle vicinanze, il laboratorio dove veniva “cucinata” la droga. E non si esclude nemmeno che fosse proprio il 30enne fermato (in queste ore è previsto per lui l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip), a prepararla. Visto il quantitativo in suo possesso, tuttavia, i militari tendono ad escludere che si tratti soltanto di uno spacciatore al dettaglio. Piuttosto, è l’ipotesi investigativa, un “grossista”.
Fatto sta che tutta la droga sequestrata, in particolare la ketamina, era pronta ad essere immessa sul mercato e a “inondare” letteralmente in primis l’area della Castellana, poi il resto della provincia e, verosimilmente, anche altre zone della regione.
“Bisogna anzitutto fare un plauso ai Carabinieri per questa operazione, che dimostra come l’azione di contrasto a questi fenomeni sul territorio è forte ed efficace – il commento del sindaco di Castelfranco Veneto (e presidente della provincia), Stefano Marcon – Una problematica specificamente castellana? Non credo, ma di sicuro l’attenzione sul disagio giovanile è massima. Sappiamo bene che si tratta di un fenomeno in forte recrudescenza, sia qui che altrove, e siamo attivi sul fronte della repressione, lavorando in sinergia con le Forze dell’ordine. Ora serve intervenire sempre di più sul piano della prevenzione, lavorando di concerto con altri enti e istituzioni e sensibilizzando i ragazzi nelle scuole”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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