Villa Fietta e area Pedemontana da valorizzare, summit tra istituzioni

La riunione di oggi al Sant’Artemio

Futuro di Villa Fietta e valorizzazione complessiva dell’area Pedemontana: questi i temi al centro di un confronto svoltosi oggi venerdì al Sant’Artemio, convocato dall’Unione Montana del Grappa ed esteso a Provincia, IPA terre di Asolo e Monte Grappa, Ufficio Scolastico regionale, sindaci dell’Unione Montana, sindaci del Bassanese, Istituti paritari Filippin, Regione del Veneto, eurodeputata Elena Donazzan e consigliere regionale Tommaso Razzolini, che erano intervenuti sul tema, e deputata Ingrid Bisa per riprendere le fila sul futuro della sede distaccata del Maffioli e affrontare, a 360 gradi, le necessità dei Comuni della Pedemontana in un’ottica di ottimizzazione, salvaguardia e promozione delle peculiarità dell’area, a beneficio di tutto il tessuto socio-economico e della comunità.

Presenti in sala Consiglio, per discutere le criticità emerse sulla permanenza dell’Istituto Maffioli a Pieve del Grappa ed eventuali proposte risolutive concrete per consentirne la prosecuzione, Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Paolo Mares, presidente dell’Unione Montana del Grappa, Annalisa Rampin, sindaca di Pieve del Grappa, Claudio Sartor, presidente dell’IPA terre di Asolo e Monte Grappa, l’onorevole Ingrid Bisa, i sindaci di Cavaso del Tomba, Gino Rugolo, di Possagno, Valerio Favero, e i rappresentanti degli Istituti paritari Filippin.

“Ho accolto con favore la richiesta del presidente Mares a svolgere qui in Provincia un incontro tecnico che potesse essere occasione concreta per un confronto urgente sul futuro di Villa Fietta e, in senso più allargato, sulle numerose criticità che vivono i Comuni dell’Area Pedemontana – le parole di Marcon –. In assoluta condivisione oggi, da parte dei presenti, abbiamo constatato con dispiacere e un po’ di amarezza come non ci sia stata una maggiore partecipazione all’incontro, il quale andava proprio nella direzione, auspicata a parole da tutte le parti, di mantenere attiva, con cognizione e visione strategia futura, la sede scolastica, vagliando le ipotesi di una rimodulazione dell’offerta didattica o dell’applicazione dei modelli 4+2 previsti dalla riforma dell’istruzione tecnico-professionale, come le possibili soluzioni da mettere in campo”.

“Insomma, per tirare le somme, oggi eravamo in pochi, ma buoni – continua Marcon – abbiamo raccolto un po’ di idee per fare in modo che le comunità montane e i Comuni dell’area abbiano dei punti di partenza su cui lavorare per avere un nuovo slancio vitale ed essere più attrattivi sia per le nuove generazioni e le famiglie sia per le attività artigiane e commerciali che hanno necessità di essere supportate. Al centro delle progettualità da proporre, insieme alla scuola, serve mettere anche il tema della viabilità, per garantire a cittadini e turisti strade sicure e facilmente percorribili, e mi viene in mente su questo il grande intervento della Provincia sulle Gallerie della Dorsale. Insieme all’Unione Montana stileremo dei punti concreti sui quali urge lavorare per ridare vita e ossigeno alle nostre montagne, tenendo conto di un inverno demografico a cui bisogna trovare altresì dei rimedi”.

“Ringrazio sentitamente la Provincia che da sempre si è battuta per trovare una soluzione vera ed efficace per la sede di Villa Fietta ascoltando anche le altre criticità dei Comuni montani – spiega Mares -. L’intesa raggiunta tra tutti i soggetti istituzionali per la prosecuzione dell’attività anche per l’anno scolastico 2025-2026 ci consente di affrontare congiuntamente le tematiche più generali dei servizi sull’area. Infatti, la permanenza della sede dell’Istituto Maffioli a Pieve del Grappa, scelta su cui la Provincia, è doveroso ricordarlo, si è impegnata e ha investito risorse significative, da sola, ha inevitabilmente un orizzonte temporale limitato e non può essere considerata scelta risolutiva: auspico a tal proposito che le proposte di potenziamento emerse da parte della Regione e dell’Ufficio Scolastico Regionale possano tradursi in realtà. Per farlo, occorre la massima sinergia tra tutti i soggetti coinvolti ed anche con i rappresentanti delle categorie sociali ed economiche che operano sul territorio”.

“Il caso di Villa Fietta e, in senso più allargato, le criticità legate allo spopolamento e alla conformazione delle aree montane, è l’esempio concreto di come sia necessario unire le forze per invertire la tendenza e ridare slancio ai Comuni dell’area – commenta Bisa -. Proprio in questo senso, è in corso in Parlamento la discussione sul Disegno di legge Montagna, che reca tra altri punti anche misure per la la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, del suolo e delle relative funzioni ecosistemiche, delle risorse del paesaggio, del territorio, del turismo e delle loro peculiarità storiche, artistiche, culturali, dell’identità e della coesione delle comunità locali. Una questione così ampia e complessa richiede giocoforza l’azione congiunta delle Istituzioni, ciascuna per la propria competenza, nel rispetto del principio di sussidiarietà”.

“La Provincia si è sempre spesa, in termini di risorse e pianificazione, sulla valorizzazione dei poli scolastici e della viabilità nelle aree montane, secondo le proprie disponibilità e competenze – ricorda Sartor –. I 100 milioni di investimenti fatti in tal senso sull’edilizia scolastica dovrebbero far riflettere sulla piena volontà della Provincia di agevolare e favorire la popolazione scolastica di tutto il territorio, pur tenendo conto delle criticità che il calo demografico sta inevitabilmente riversando sulla distribuzione dei plessi. Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti: come presidente dell’IPA ci sono e sono disponibile a partecipare ai tavoli di confronto per iniziare a lavorare davvero”.

“Le speculazioni, circolate attraverso voci e notizie, sulle diverse finalità in merito alle destinazioni d’uso di Villa Fietta sono assolutamente infondate e oggi è dispiaciuto, da parte di tutti, osservare come abbiano potuto trovare ascolto nelle pagine dei giornali – prosegue Rampin -. L’incontro di oggi è la riprova di come alla base ci sia sempre stato un lavoro di squadra e la volontà condivisa di trovare una soluzione efficace sia per Villa Fietta sia per le molteplici necessità dei nostri territori. Oggi punto di partenza concreto: siamo fiduciosi che presto ci siano nuove occasioni di confronto allargate per definire prospettive future per tutta la nostra area”.

“Ringrazio la Provincia per l’ascolto e siamo a disposizione per individuare spazi didattici alternativi, per quanto riguarda Villa Fietta, nonché per condividere le buone proposte per la valorizzazione del nostro Comune insieme all’Unione Montana del Grappa e a tutti i presenti all’incontro di oggi al Sant’Artemio. Siamo fiduciosi che presto si concretizzino nuovi sviluppi” continua Favero.

“Lieto di aver potuto condividere le nostre difficoltà e di essere concorde nella necessità di stilare un documento che raccolga gli interventi utili a migliorare il nostro territorio – conclude Rugolo –. Non c’è più tempo da perdere, è fondamentale un’azione sinergica per ridare slancio alle nostre comunità offrendo servizi e prospettive più vicine alle esigenze di famiglie, giovani e anziani”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Provincia di Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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