Ad applaudire il nuovo Ccr anche Onys Lorenzoni, deputato in Brasile. Onore alle medaglie dei Reginato: “Una famiglia per la patria”

Lo scoprimento delle Medaglie dei Reginato con i sindaci
Lo scoprimento delle Medaglie dei Reginato con i sindaci

Da ieri sera, lunedì 13 marzo, anche la gioventù di Castelcucco ha i propri rappresentanti: è stato eletto ieri da sindaco, giunta e consiglieri il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi, con Ester Basso come sindaca e Sara Nadif come vicesindaca. Ragazzi che hanno dimostrato interesse nei confronti della comunità e ai quali è andato l’applauso di tutti i presenti, tra insegnanti, genitori e ospiti internazionali.

Il nuovo CCR di Castelcucco

“Spero di rappresentare al meglio le generazioni più giovani e riportare le nostre esigenze al consiglio – ha detto nel suo discorso Ester, la giovane prima cittadina dei ragazzi, dopo aver ricevuto la fascia dal suo “collega” Paolo Mares – Dopo un periodo di elaborazione delle nostre necessità, il nostro impegno si concentrerà nel dare delle idee sull’allestimento di un posto di ritrovo dedicato ai ragazzi e nell’organizzare un momento di saluto al termine del periodo scolastico”.

Il discorso della neoeletta

L’assessore Francesco Abatianni, che ha portato avanti delle iniziative relative a questo tema, è intervenuto consigliando ai ragazzi di cogliere le difficoltà dei loro compagni. “Spesso le situazioni problematiche sono nascoste: ne è esempio il bullismo. Il vostro compito sta nel saper individuare questi disagi e dare delle idee per risolverli” ha suggerito loro.

L’intervento di Onys Lorenzoni, membro della Camera dei Deputati del Brasile

Terminata la nomina, è intervenuto un ospite speciale: Onys Dornelles Lorenzoni, membro della Camera dei deputati del Brasile (ma, in passato, anche Ministro del Lavoro e della Sicurezza sociale del Paese) è stato infatti in visita a Castelcucco. Come anticipa il suo cognome, Lorenzoni, che di mestiere ha studiato come veterinario, ha ripercorso all’indietro la strada che i suoi antenati fecero all’inizio del ventesimo secolo e, grazie al console Alberto Piz, è passato anche per il paese, dove ha portato la propria esperienza ai ragazzi.

Il sindaco Mares con il deputato in Brasile Onys Lorenzoni

“Nella mia famiglia, quando ero piccolo, si parlava italiano. Il sogno di mio padre era di tornare a visitare l’Italia. Purtroppo, non ci è riuscito ma io sì e oggi vi dico che probabilmente non vi rendete più conto di quanta bellezza avete attorno” ha detto ai presenti.

Si è poi rivolto ai ragazzi del Ccr: “Quando ero in prima media fui eletto rappresentante di classe. Io però ero molto timido, tanto che non avevo coraggio di parlare in pubblico. Mio padre mi disse che dovevo fare due cose: mettere le esigenze degli altri davanti alle mie e al contempo essere umile. Sono solo due principi, ma mi hanno accompagnato in parlamento per ben sette mandati (28 anni).

I Reginato, una famiglia per la patria

Il discorso di Lorenzoni ha poi lasciato spazio alla cerimonia di scoprimento delle medaglie d’onore alla memoria destinate ai tre fratelli Reginato, che i nipoti hanno deciso di lasciare al Municipio di Castelcucco, custode del ricordo di questi tre cittadini che durante la Seconda guerra mondiale hanno subito le sofferenze che solo una guerra sa portare agli uomini.

La famiglia dei Reginato dopo lo scoprimento delle medaglie

Uno dopo l’altro, infatti, Giovanni, Angelo e Giuseppe Reginato vennero chiamati al fronte: “Una famiglia per la patria” è stato detto di loro. Una disgrazia per la famiglia che, oltre alla preoccupazione di non vederli più tornare, perse anche sei braccia forti. Soprattutto Giovanni, che era il più vecchio, si portava due falci nel campo quando c’era da lavorare, per non doversi fermare quando la lama si consumava.

Medaglie dei Reginato

Cibi sintetici: il Consiglio sostiene Coldiretti

Quando ritornò dall’inferno prima del fronte francese e poi della prigionia in Germania, si ritrovò consumato dalla paura, dalla fame e dalla fatica, tanto che la madre non lo riconobbe nemmeno. Il più giovane, invece, fu inviato in Grecia e Albania e quando tornò fece due anni in sanatorio. “Tutti e tre videro cose davvero brutte. E mangiarono bucce di patate per sopravvivere – spiega la nipote – Angelo, per esempio, non voleva nemmeno parlarne”.

L’intervento di Simone Rech per Coldiretti

Dopo lo scoprimento, il sindaco Mares ha dato poi la parola a Simone Rech, presidente Coldiretti Asolo, che ha presentato la raccolta di firme contro il cibo sintetico: “Questa campagna è contro quella che è una deriva del mercato verso il cibo sintetico. Non che attualmente esista chi spinge in questo versante, ma al contempo non si fa nulla per tutelare il cibo naturale. Il concetto di cibo sintetico, con un pretesto di logica della sostenibilità (che resta tutta da dimostrare), mina il rapporto tra agricoltura e cibo e l’export italiano, che conta 60 miliardi di euro”.

Il Consiglio si è detto d’accordo nel sostenere l’iniziativa Coldiretti e, approfittando della presenza del presidente Rech, ha anche manifestato dell’interesse nei confronti dell’iniziativa “Strada del Vino”, avendo recentemente ottenuto il titolo di “Città del Vino”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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