“La leggenda di Giovanni Due Cuori. La straordinaria storia di Janusz Korczak e dei suoi bambini” è il titolo della rappresentazione teatrale che andrà in scena al Centro sociale di Anzano di Cappella Maggiore per la ricorrenza della Giornata della Memoria sabato 21 gennaio alle ore 20.30.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Cappella Maggiore, in collaborazione con il Collettivo di Ricerca Teatrale di e con Carlo De Poi, l’Arci di Anzano e l’Associazione Girotondo: la recita è frutto di un lavoro di ricerca storica raccontata sotto forma di fiaba.
“Questa rappresentazione teatrale vuole essere un momento di condivisione con la cittadinanza – commenta il sindaco Mariarosa Barazza – per fare memoria dei tragici eventi della seconda Guerra mondiale attraverso l’arte e la capacità riflessiva di De Poi, adatta a tutti, anche ai più piccoli, motivo per cui lo spettacolo sarà proposto pure nelle scuole elementari di Anzano”.
“Il ricordare è un esercizio di crescita che fa parte della nostra storia ed è fondamentale per orientare presente e futuro – aggiunge Barazza -: non dobbiamo dimenticare le atrocità passate che hanno segnato la storia dell’umanità perché non venga mai più calpestata la dignità umana, anche nelle forme più nuove, e oggi possiamo trovarci pronti lì dove ancora bisogna difendersi dalla violenza e dai totalitarismi”.
Protagonista del copione è Janusz Korczak, medico pediatra, pedagogista, fondatore della Casa dell’Orfano a Varsavia nella prima metà del Novecento, luogo di accoglienza e di cura per i più piccoli rimasti soli.
In questa che è diventata nel tempo una comunità democratica indipendente, duecento tra bambini e ragazzi sono considerati membri attivi chiamati alla compartecipazione e alla condivisione delle regole, a mettere in pratica l’accoglienza, il rispetto e la solidarietà verso i pari e gli adulti, sotto lo sguardo amorevole di un educatore visionario che fu tra le più importanti figure del secolo scorso.
Korczak non abbandonò mai i suoi bambini, nemmeno quando l’avvento del nazismo travolse anche questa piccola realtà, divenuta il ghetto di Varsavia, nemmeno nel dolore, nella sofferenza, nella fame, restando con loro fino all’ultimo viaggio.
“Promuoviamo questo evento – precisa il consigliere comunale delegato Giada Giacomin – per ricordare tutti i bambini sofferenti a causa della discriminazione, della povertà, della guerra, e per fare memoria di figure veramente straordinarie che hanno rappresentato una speranza nello sconforto e testimoniato una luminosa umanità nella totale disumanizzazione”.
Nato nel 1979 e costituitosi legalmente come Associazione culturale senza scopo di lucro nel 1982, il Collettivo di ricerca teatrale è un sodalizio di Vittorio Veneto che opera con lo scopo “di stimolare e sostenere la crescita etica, spirituale e sociale della persona promuovendo l’interesse per il teatro e sviluppando la ricerca”.
L’evento è a ingresso gratuito; è consigliata la prenotazione scrivendo a giada.giacomin@comune.cappellamaggiore.tv.it.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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