Per consumare meno suolo agricolo, per favorire il risparmio energetico e la riqualificazione degli edifici esistenti: va in questa direzione la variante n.6 al Piano degli interventi approvata all’unanimità, anche con i voti della minoranza, nell’ultimo consiglio comunale di Cappella Maggiore.
Si è chiuso con l’approvazione di un lavoro durato due anni che ha comportato tra le altre cose l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali alla legge regionale di contenimento del consumo del suolo agricolo.
Non solo: è stata rivista anche la normativa tecnica di piano con l’obiettivo di stimolare un maggior recupero e riqualificazione degli edifici esistenti, che precedano azioni concrete volte al risparmio energetico e ovviamente anche l’adeguamento sismico delle vecchie abitaizoni.
In questo senso nella variante si è privilegiata la decisione di accogliere le istanze dei privati in linea con le direttive contenute nel piano, più che nella costruzione di nuovi fabbricati.
“Ringraziamo l’ufficio tecnico comunale – hanno detto gli amministratori -, lo studio professionale che ha redatto la variante e la commissione urbanistica per il lavoro di squadra che ha portato all’approvazione, con il consenso unanime di tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza. Abbiamo ora uno strumento più moderno e che protegge le aree integre e il suolo agricolo del nostro territorio“.
Molte le schede progettuali allegate al piano con le nuove normative. “Si possono ad esempio superare i limiti imposti dai vincoli di protezione della normativa in vigore – chiarisce l’assessore ai Lavori Pubblici Mariarosa Barazza – se nell’edificio si fanno lavori di adeguamento antisismici o interventi che hanno come finalità l’efficienza energetica”.
Nel corso del consiglio è stato anche incaricato un professionista di redigere, come annunciato, uno studio per il piano acque al fine di risolvere le criticità idrogeologiche sul territorio.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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