Sebbene la stampa e le autorità politiche ripetano in modo martellante l’imperativo “state a casa!”, sembra che una parte dei cittadini italiani, tra cui caeranesi, non l’abbia ancora capito.
“Oggi stavo scaricando la merce al supermercato in località Madonette, quando ho visto due donne andare a passeggio, come fossero in vacanza – racconta un autotrasportatore, costretto a girare tra i paesi per lavoro – poco dopo, ho visto dei ciclisti che pedalavano verso Maser, gente che camminava su per le rive…ma io mi chiedo…Zaia è stato chiaro: non muoversi se non in caso di necessità. Ora, ditemi se andar a camminare su per le rive è una necessità! Si tratta di 15 giorni, si può stare con i propri cari in famiglia, dedicarsi ai propri interessi o hobby”.
A manifestare insofferenza è anche il primo cittadino, Gianni Precoma, che concorda con l’uomo e aggiunge: “Mi arrivano in continuazione domande da persone che mi chiedono se possono andare a trovare la fidanzata o il fidanzato, se possono uscire a fare una passeggiata col cane e via così…io rispondo sempre che deve essere una necessità”.
E, a tal proposito, fa sapere che oggi pomeriggio, con l’ausilio della protezione civile, “farà un giro per le strade del paese per fare un comunicato con l’altoparlante e inviteremo i cittadini a stare a casa”.
(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
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