Nei social, ha scatenato una polemica la notizia che il sindaco di Caerano, Gianni Precoma (nella foto), aveva partecipato in presenza al consiglio comunale il 23 dicembre scorso, otto giorni prima della data di fine quarantena e di guarigione dal Covid, cui era risultato positivo precedentemente.
A sollevare la questione è stato qualche giorno fa il gruppo di minoranza NuovOrizzonte, che ha illustrato in un post in Fb tre scenari possibili sui fatti accaduti prima del 31 dicembre, per avanzare infine la richiesta – sovente rivendicata dal gruppo – di ricorrere alla tecnologia e alle sedute comunali in diretta streaming, onde evitare ogni possibile problema: di contagio, per i consiglieri, e di partecipazione alla politica del paese, per la cittadinanza.
D’altra parte, il primo cittadino di Caerano si è difeso sostenendo di aver seguito tutte le indicazioni date dal dipartimento di prevenzione, “non facendo nulla che andasse contro il rispetto delle regole anticovid“. Per completezza e correttezza, riportiamo per intero il suo ultimo post:
“Vorrei ricostruire e chiarire il mio percorso di positività al Covid: la sera della vigilia di Natale (il giorno 24 dicembre), ad un componente della mia famiglia è salita la febbre, nel contempo venivo informato di essere stato a contatto nella giornata del 21 dicembre con un positivo al Coronavirus. Il giorno dopo, quindi il 25 dicembre, giorno di Natale, ho chiesto alla guardia medica di essere sottoposto al tampone nasale (Test Rapido) nella stessa giornata venivo informato che ero risultato positivo al Sars-Cov-2 e in attesa di sottopormi al tampone nasofaringeo il giorno dopo, 26 dicembre, come unica prescrizione di mettermi in isolamento domiciliare. Il giorno 28 dicembre ricevevo l’esito di confermata positività al Sars-CoV-2.
Il giorno dopo il 29 dicembre sono stato contattato dal personale medico del Dipartimento di prevenzione del AUlss2, che mi forniva le direttive comportamentali al quale dovevo attenermi, nelle stessa telefonata li informavo di essere stato a contatto con un positivo il giorno 21 dicembre e di aver svolto nella serata del 23 dicembre un Consiglio comunale con la presenza di 15 persone rispettando l’opposito protocollo anticovid (arieggiamento dei locali prima del Consiglio Comunale, dispositivi per igienizzarsi le mani, distanziatori in plessigas, create le distanze di sicurezza fra persone, il tutto sempre con le mascherine indossate) e quindi come dovevo comportarmi, dopo una consultazione al loro interno mi hanno detto di avvertire tutti i partecipanti al Consiglio Comunale, cosa che ho fatto immediatamente.
Sempre il giorno 29 dicembre ricevevo una email dal dipartimento di prevenzione AUlss2 al quale mi veniva comunicato: lo stato di infettività verrà verificato a fine isolamento tramite test di ricerca per Sars-CoV-2 eseguito su tampone nasofaringeo prescrivendomi un tampone molecolare in data 31/12/2020. Pertanto dichiaro che non mi sono mai inventato di fare nulla che andasse contro il rispetto delle regole anticovid, di avere rispettato a pieno tutte le indicazioni del dipartimento di prevenzione AUlss2 e di essere in possesso di tutta la documentazione a conferma di quello che ho appena dichiarato“.
(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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