Un’alleanza a tutela dell’ambiente: inaugurata “Caccia, pesca e natura 2025”

«Valorizzare, anche in vista delle olimpiadi, la cultura alpina e il lavoro di cacciatori e pescatori, pezzi di una nuova economia della montagna che troppo spesso non viene capita».

Le parole del presidente di Uncem, l’Unione dei comuni e degli enti montani, Marco Bussone, sintetizzano al meglio la 23esima edizione di “Caccia, pesca e natura 2025”, la fiera nazionale dei prodotti e dei servizi per le attività venatorie, alieutiche e dell’outdoor, inaugurata questa mattina a Longarone Fiere Dolomiti.

Caccia e pesca, infatti, non rappresentano solamente un vasto mondo di appassionati, ma sono parte integrante del complesso sistema di tutela del territorio. In questo quadro, ha ricordato la consigliera regionale Silvia Cestaro, è importante l’autonomia decisionale in materia da parte della Provincia di Belluno: «Siamo convinti – sono le sue parole – che soprattutto sui piani faunistici e sulla gestione del territorio si possa avere una marcia in più».

La gestione faunistico venatoria è fondamentale per una corretta gestione del territorio. Concetto ribadito a più voci, che hanno anche battuto forte sul tasto del lavoro di squadra tra tutti gli attori coinvolti: cacciatori, pescatori, agricoltori, Polizia provinciale.

E proprio agli uomini in grigio-verde in forza a Palazzo Piloni è giunto il ringraziamento del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, e della sua vice Silvia Calligaro: «Sono uno dei nostri motivi di orgoglio e un fattore determinante per l’autonomia della Provincia in materia di caccia e pesca. Un corpo che l’anno scorso siamo riusciti a integrare e potenziare con otto nuovi innesti, tutti giovanissimi».

E poi, i numeri, elencato dall’amministratore delegato di Longarone Fiere Dolomiti, Giovanni De Lorenzi. Sono 118 gli espositori presenti e 138 i marchi rappresentati, provenienti da 12 regioni italiane e 5 Paesi esteri (Ungheria, Germania, Austria, San Marino e Lituania): «Quando è nata, nel 2002 – ha ricordato De Lorenzi – “Caccia, pesca e natura” era la prima fiera a tema realizzata in spazi chiusi. Da allora è cresciuta costantemente, diventando una delle proposte di punta di Longarone Fiere Dolomiti. Una fiera che cresce: quest’anno si stimano 15mila presenze».

Numerosi, come da tradizione, i momenti clou della giornata. A cominciare dalla “Festa del cacciatore”, appuntamento giunto alla 28esima edizione e al quale è stato riservato un intero padiglione, con l’esposizione dei trofei della stagione di caccia di tutte le riserve bellunesi. E poi il gusto, affrontato anche in alcuni focus particolari dedicati alla selvaggina, su cui la Provincia sta lavorando per creare una filiera della lavorazione delle carni.

Sold – out le gare di pesca a cura del Bacino Maè-Piave e grande partecipazione anche per il percorso di degustazione “Un fiume di sapori”, con le proposte di cicchetti a base di trota iridea per esaltare una materia prima del territorio e la creatività degli alunni della scuola professionale Enaip Veneto di Longarone.

Non sono mancati gli approfondimenti sui progetti faunistici in provincia di Belluno, con relazioni sul “Progetto camoscio sul Monte Grappa”, sul “Progetto ripopolamento dello Stambecco alpino (Capra ibex) nel gruppo Antelao-Marmarole-Sorapis, Rac San Vito”, e il progetto “Pascoli delle terre alte: un patrimonio da salvaguardare e rigenerare”. Per gli esperti cacciatori, invece, c’è stata la possibilità (e si replica anche domani) nel poligono di tiro allestito a Caralte, di testare le migliori armi in collaborazione con Benelli e Origin Voere. Le sessioni di tiro sono su prenotazione con servizio navetta riservato da Longarone Fiere Dolomiti.

Infine, il turismo legato alla pesca. “Caccia, pesca e natura” ha puntato l’attenzione anche sulle possibilità turistiche offerte dalle attività della pesca. In particolare sfruttando il binomio pesca-Dolomiti, visto che già oggi sono molte le presenze turistiche di appassionati che arrivano da tutto il mondo per testare le loro lenze sul Piave, sul lago di Centro Cadore e sugli altri specchi d’acqua della provincia.

La Fondazione Dmo Dolomiti ha colto l’occasione per presentare un progetto strutturato di pescaturismo, in sinergia con la Provincia, la Regione e i bacini di pesca.

“Caccia, pesca, natura” prosegue anche domani. Tra le altre attività, verrà presentato il report della stagione venatoria 2024-2025 con i dati delle popolazioni di ungulati presenti in provincia di Belluno.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto e video: Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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