L’albero di Natale del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste arriva dal Bellunese.
L’abete bianco che allieterà le festività è stato prelevato nei giorni scorsi dai boschi di Calalzo di Cadore ed è stato addobbato (con il brand “Dolomiti Bellunesi”) davanti allo storico palazzo di via XX Settembre a Roma.
E oggi c’è stata la cerimonia degli auguri con il ministro Francesco Lollobrigida e tutti i dipendenti del Masaf, arricchita con i prodotti tipici delle terre bellunesi, in particolare con il formaggio Piave Dop e il miele, tisane con erbe di montagna e succhi di frutta, portati da Coldiretti Belluno e dalla Dmo in eleganti scatole di legno marchiato con il logo delle Dolomiti Bellunesi, insieme a taglieri e piccoli alberelli scolpiti. L’iniziativa, ideata dalla Provincia, è stata sostenuta dal Fondo Comuni di confine e valorizzata dalla Fondazione Dmo Dolomiti Bellunesi e da Coldiretti Belluno che hanno costruito un’azione di visibilità per il brand e il territorio. Alla cerimonia hanno partecipato la vice presidente della Provincia di Belluno con delega all’agricoltura Silvia Calligaro, il sindaco di Calalzo Luca Fanton e Alessandro De Rocco e Michele Nenz in rappresentanza della Coldiretti.
«È un onore poter contribuire al Natale del Masaf con un tocco bellunese. Ma è anche e soprattutto un modo per azzerare le distanze tra Roma e la montagna – afferma Calligaro -. L’agricoltura di montagna è diversa da quella della pianura e rappresenta valori che si intersecano con altri àmbiti, come la difesa del suolo, la creazione di lavoro in funzione antispopolamento, la cura del paesaggio e quindi anche il turismo. Questo il Masaf lo sa, anche per il lavoro che sta portando avanti il senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare. E credo sia significativo che l’albero di Natale del Ministero arrivi proprio da Calalzo e proprio dal Cadore, una terra che ha visto negli anni il fiorire dell’occhialeria, senza mai abbandonare la vocazione rurale verso un’agricoltura povera ma di grande eccellenza, come dimostrano diverse nuove aziende agricole nate negli ultimi anni. Il futuro della montagna passa anche da questa integrazione stretta tra settore primario e manifattura».
«Per me è un grande orgoglio che un albero del mio territorio abbellisca il Ministero dell’agricoltura – aggiunge De Carlo -. Un abete che rappresenta tutta la comunità cadorina».
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Provincia di Belluno)
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