Sono ore di grande lavoro per il Suem bellunese dell’Azienda Ulss1 Dolomiti, in azione per una serie di interventi di soccorso sulle montagne venete e sulle strade.
Poco dopo le 8 di oggi sabato l’elicottero del Suem Falco2 è decollato per effettuare un pronto intervento di aiuto a un 26enne austriaco precipitato in parete dalla Croda dei Toni.
Il giovane stava salendo assieme al fratello – erano entrambi con attrezzatura d’alpinismo, ma in quel momento slegati – quando ha perso l’equilibrio ed è caduto per una cinquantina di metri tra le balze rocciose. Il fratello, che non riusciva a vederlo né a sentirlo ha subito lanciato l’allarme. Sorvolando l’itinerario, l’equipaggio ha prima visto il giovane illeso, scendendo sulla verticale ha poi individuato l’infortunato, che era cosciente.
Sbarcato sul posto, il tecnico di elisoccorso è stato subito affiancato dal medico, che ha prestato in parete le prime cure al ragazzo, a seguito dei possibili traumi riportati. Una volta imbarellato, è stato issato a bordo con un verricello di 50 metri. Il tecnico di elisoccorso ha quindi recuperato anche il fratello, visibilmente sotto shock per quanto accaduto, lasciato all’ospedale di Pieve di Cadore, mentre il ferito è stato condotto a Treviso. Le sue condizioni sono gravi.
Poco dopo le 14 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato sulla Ferrata di Punta Anna a Cortina d’Ampezzo, per un’escursionista colta da malore all’altezza del tratto verticale più impegnativo. La 25enne di Milano è stata imbarcata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri e trasportata al Codivilla, mentre il compagno è rientrato autonomamente.
Gli interventi del Suem bellunese sono proseguiti anche nella serata di oggi. Alle 18.50 una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo ha raggiunto marito e moglie di Guastalla (Reggio Emilia), rispettivamente di 62 e 60 anni, che, attardatisi nel ritrovare il sentiero perso dal Rifugio Padon – nel territorio comunale di Rocca Pietore – erano poi finiti nella nebbia nella zona di Porta Vescovo e non si erano sentiti di proseguire. I soccorritori li hanno riaccompagnati a valle alle 20.30.
Una squadra del Soccorso alpino di Agordo è salita in jeep lungo la strada bianca che da Capanna Trieste sale al Rifugio Vazzoler e ha caricato a bordo una 32enne di Faenza con un trauma alla caviglia. Il Soccorso alpino di Auronzo è stato attivato per una cordata in rientro dalla Cima Grande, in difficoltà perché non trovava il tracciato della normale dalla cengia grande: via cellulare i soccorritori stanno guidando sul percorso corretto gli alpinisti.
Nella mattinata di oggi i mezzi di soccorso bellunesi sono intervenuti in occasione di un incidente stradale ad Auronzo di Cadore, in cui è stata coinvolta una 72enne trevigiana condotta a Pieve di Cadore, e di un incidente in bici a Passo Fedaia.
Nel tardo pomeriggio di ieri venerdì, poco prima delle 18 sono intervenuti l’ambulanza di Alpago e l’elicottero Falco1 per soccorrere una 23enne del posto, colpita da un malore in condizioni di media gravità. Lo stesso Falco1 era intervenuto precedentemente a Misurina, per un malore di una 40enne di Latina, e al Rifugio Vandelli, situato nella conca del Gruppo del Sorapiss, nel territorio comunale di Cortina d’Ampezzo, per un malore di una minorenne inglese.
Sempre ieri, intorno alle 16.30 un 21enne del Vicentino è stato portato a Feltre dopo essere stato coinvolto in un incidente moto – auto a Lentiai, nel comune di Borgo Valbelluna.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: CNSAS)
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