Escursionista di New York si “perde” tra sentieri e rifugi: rintracciata dopo un giorno

Mattinata impegnativa per il Soccorso alpino nel Bellunese

La settimana di ferragosto significa, come da copione, giornate impegnative per i soccorritori in servizio nel Bellunese.

Questa mattina alle 9.20 la Centrale del 118 è stata attivata per un uomo colto da malore al Rifugio Bristot, sull’Alpe del Nevegal. Le condizioni del 79enne di Belluno sono state valutate dal personale medico dell’elisoccorso “Falco 2”. Imbarcato, l’anziano è stato trasportato all’ospedale “San Martino” del capoluogo per le cure del caso. Per eventuale supporto alle operazioni era disponibile un soccorritore di Belluno arrivato con il quad.

Attorno alle 11 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a Rocca Pietore dove, poco sotto Malga Ombretta, una 55enne di Treviso si era sentita poco bene, sul posto anche personale del Soccorso alpino della Val Pettorina. La donna, che si trovava con il marito, è stata accompagnata all’ospedale “Papa Luciani” di Agordo.

È fortunatamente rientrata la ricerca di un’escursionista statunitense in cammino sull’Alta Via numero 2, della quale il compagno non aveva più notizie da ieri. Su richiesta della gestrice del Rifugio Dal Piaz, contattata questa mattina dall’uomo preoccupato per il prolungato silenzio e dal cellulare irraggiungibile, la Centrale del 118 aveva verificato che la 38enne di New York tra sabato e lunedì aveva pernottato al Rifugio Mulaz. Dalle sue informazioni, la meta successiva doveva essere a 8 chilometri di distanza e trattarsi del Rifugio Rosetta, dove però non era mai arrivata.

Imbarcata dall’elicottero dell‘Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, una squadra della Val Biois ha perlustrato il sentiero che dalle Farangole porta al Rosetta, passando sulle valli laterali e sul sentiero sull’Altopiano delle Pale, con esito negativo.

Da una verifica ulteriore al più distante Rifugio Pradidali, nel frattempo, si è appurato che la donna aveva passato lì la notte. Verso le 13.30 è stata lei stessa a rispondere finalmente ai messaggi, dicendo che stava bene, aveva raggiunto il Rosetta e che non aveva avuto campo per comunicare in precedenza. L’allarme è quindi cessato.

Passato mezzogiorno, l’elicottero del Suem “Falco” è intervenuto per un altro malore a Cortina e ha recuperato un’escursionista che si era sentita poco bene, scendendo dal Col Rosà. La donna, 57 anni di Villabassa (Bolzano), è stata portata a Belluno.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: CNSAS)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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