Dissuasione dei lupi confidenti, la Polizia Provinciale studia i nuovi protocolli

Un esemplare di lupo

Mentre nel Bellunese proseguono i segnali di presenza del lupo in aree antropizzate (i più recenti nei giorni scorsi a Ospitale di Cadore), la Polizia Provinciale ha partecipato a Padova a una doppia giornata di formazione sulla gestione del lupo, anche alla luce delle novità Ispra approvate una settimana fa.

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale infatti ha presentato i nuovi protocolli tecnici che definiscono per il 2025 i parametri sulla cui base le Regioni potranno chiedere abbattimenti in deroga.

«Si tratta di una novità importante, che contempera sia la tutela delle popolazioni del grande carnivoro sia l’attività di malghe e allevamenti in quota, che tanto valore rappresentano nella biodiversità e nell’economia della montagna. Attività che è innegabilmente stata messa in difficoltà negli ultimi anni dalla sempre più forte presenza del lupo – commenta la vice presidente della Provincia di Belluno con delega ad agricoltura, caccia e pesca, Silvia Calligaro -. Quello che è importante è agire sulla prevenzione e quindi rendere possibile una gestione che permetta la coesistenza tra lupo e attività zootecniche. Per questo diventano fondamentali la formazione e la preparazione tecnica».

La formazione specifica sul tema nel workshop di Padova è stata curata dalla Regione Veneto e ha partecipato come soggetto tecnico la “squadra catture” della Polizia Provinciale individuata come esempio sul territorio sia per la raccolta di dati che per i monitoraggi del lupo, eseguiti negli anni in collaborazione con le strutture regionali e con l’Università. Alle giornate di formazione erano presenti le Province del Veneto, rappresentanti dei Carabinieri forestali, di Ispra e delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna.

«La nostra Polizia Provinciale negli anni si è dimostrata un esempio virtuoso di operatività nella gestione faunistica, compresa quella che riguarda i grandi predatori: per questo la “squadra catture” ha tenuto un panel formativo a Padova sull’esperienza pratica maturata nella dissuasione di lupi confidenti – continua Calligaro -. La dissuasione è il primo elemento per evitare che il lupo diventi un problema più grande di quanto non lo sia oggi e vada fuori controllo. E con il lavoro dei nostri agenti stiamo facendo tutto quello che serve per raccogliere dati e monitorare la situazione, su mandato della Regione Veneto, così da essere pronti a uniformarci anche a quanto prevedono i nuovi protocolli Ispra».

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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