Casera Pepin diventa bivacco e punto informazioni con 238 mila euro

Casera Pepin

Casera Pepin sta per rinascere: diventerà un punto informativo all’ingresso del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ma anche un bivacco per gli escursionisti e una struttura attrezzata per la sosta. L’amministrazione comunale di Longarone intende così far rivivere un vecchio edificio rurale, recuperandone l’architettura tradizionale.

Il progetto definitivo è stato approvato dalla giunta qualche tempo fa e nelle ultime settimane sono cominciati i lavori. Le operazioni si interromperanno durante l’inverno per riprendere in primavera. «L’obiettivo è concludere entro la fine dell’estate 2025, così da avere una struttura funzionale a diversi scopi – dice l’assessore ai lavori pubblici Livio Sacchet -. Casera Pepin non è solo un simbolo della ruralità che un tempo contraddistingueva il territorio, ma anche un’importante base d’appoggio per tutti gli escursionisti che frequentano le nostre montagne».

Il progetto

L’idea di riqualificare Casera Pepin era stata adottata ancora dalla precedente amministrazione Padrin. Il progetto definitivo è stato rivisto in maniera tale da contenere i costi e restaurare la casera in tempi più rapidi e funzionali a una fruizione di carattere turistico.

L’immobile, di proprietà del Comune di Longarone, si trova in Val dei Nass sul versante orientale del Monte Megna a una quota di 700 metri, in una radura oltre l’abitato di Soffranco. È composto da un corpo principale, che si sviluppa su due livelli compreso il piano sottotetto, e un corpo secondario di dimensioni minori a un piano. Prima dell’intervento la casera palesava cattive condizioni di manutenzione. I lavori prevedono il consolidamento dei muri perimetrali e la sostituzione del tetto con una copertura in legno. All’interno verranno realizzati nuovi pavimenti e sarà ricavato un anti-bagno, oltre che rinnovati i servizi igienici. Importante sarà il restauro del focolare, rispettando la costruzione tradizionale. Infine, saranno sostituiti infissi e portoncini d’ingresso. All’esterno saranno migliorate le aree di pertinenza, anche con l’installazione di due barbecue. 

«Alla fine dei lavori avremo una casera da utilizzare quale luogo di ritrovo, che potrà servire come bivacco ed eventuale ricovero di fortuna per escursionisti in difficoltà» spiega l’assessore Sacchet. «Vorremmo anche che diventasse un punto informativo del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, dato che si trova proprio all’ingresso dell’area protetta».

Il costo dell’operazione di rinascita di Casera Pepin è di 238.500 euro, a cui contribuiscono l’ente Parco e il Consorzio Bim Piave con due diversi contributi, oltre a fondi propri dell’amministrazione comunale.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Longarone)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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