Bellunum Holding, un’unica realtà per la gestione dei rifiuti urbani della provincia

Bellunum Holding, un’unica realtà per la gestione dei rifiuti urbani della provincia

L’Assemblea dei Soci di Bellunum Srl ha firmato venerdì l’atto che sancisce l’operazione denominata per semplicità Bellunum Holding, capogruppo industriale che aggrega sotto la capogruppo Bellunum i tre gestori provinciali Ecomont, Valpe Ambiente e Ponte Servizi, i cui Soci hanno conferito le loro quote all’interno di Bellunum.

In una prima fase tutte le società continueranno a mantenere la loro autonomia operativa nei territori attualmente serviti. In prospettiva, il piano industriale prevede una fusione per incorporazione tra tutti e quattro i gestori entro un orizzonte quadriennale. Nella conferenza stampa tenutasi oggi per presentare le caratteristiche dell’operazione è emerso come il progetto non porti alcun cambiamento di servizio per i cittadini e che le tariffe non subiranno variazioni di rilievo se non quelle consentite dall’Autorità di Regolazione nazionale ARERA.

“Questa operazione societaria permette l’unione della gestione dei rifiuti a livello provinciale, garantendo maggiore efficienza puntando, in prospettiva ad un servizio più omogeneo per tutti i cittadini pur nel rispetto delle scelte di metodo di raccolta espresse dai singoli Comuni. Grazie a questa operazione, il Consiglio di Bacino Dolomiti potrà affidare la gestione integrata dei rifiuti a un unico soggetto, ottimizzando il servizio, che rimane quindi nel territorio, e rendendolo più efficiente” ha commentato il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin Comune che rappresenta uno dei due soci di maggioranza di Bellunum.

L’operazione societaria è frutto di una proficua collaborazione tra i Comuni della provincia di Belluno, disegnata secondo le indicazioni della Legge sulla Concorrenza e del Decreto di Riordino dei Servizi Pubblici Locali nonché confrontandosi con un modello nazionale, quale quello di RetiAmbiente S.p.A. in Toscana. Avviata circa un anno fa, l’operazione ha avuto il benestare della Corte dei Conti e si è conclusa in tempi molto sfidanti. La nuova aggregazione societaria:

  • garantisce la continuità e la qualità della gestione del servizio;
  • salvaguarda soggetti gestori e l’interesse della collettività;
  • assicura la governance ai Comuni sia sulla capogruppo, sia sulle sue società controllate;
  • avvia fin da subito una ricerca di efficienza e di economie di scala
  • giungerà alla fusione per incorporazione delle società controllate in maniera graduale e condivisa.

Fondamentale sottolineare che tutti i dipendenti dei quattro soggetti gestori continueranno ad operare come attualmente, così come i cittadini continueranno a vedersi erogato il servizio dal gestore consueto, in quanto i sistemi di raccolta rimarranno invariati in tutti i Comuni della provincia.

Per quanto concerne la tariffa, attualmente approvata dai Comuni, sarà poi approvata dal Consiglio di Bacino in quanto nuovo Ente Territorialmente Competente, al quale spetterà definire con i gestori i piani economico finanziari che dovranno essere redatti secondo le regole stabilite dall’autorità di regolazione nazionale ARERA e le conseguenti tariffe a carico dei cittadini. 

I numeri dell’aggregazione:

●      dati di bilancio attesi al 31/12/2025 da piano industriale: valore della produzione 36,6 milioni di Euro, capitale sociale circa 1,8 milioni di euro; numero di addetti quasi 290;

●      numero di utenze gestite: domestiche oltre 150.016, non domestiche 15.240, in totale 165.256;

●      i Comuni coinvolti sono tutti i Comuni della provincia di Belluno, oltre 60;

●      la percentuale aggregata di raccolta differenziata nel 2022 era pari all’84,8% (Fonte: Arpav – Rapporto Rifiuti Urbani 2023 – Produzione e Gestione 2022 con indicatori bacini territoriali). Da piano industriale, entro il 2030 l’obiettivo è del 89%.

(Foto: Twin Srl).
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