Ieri sera, verso le 20.30, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Civetta, dove due alpinisti, al rientro dalla Via dei francesi sul Pan di Zucchero, erano rimasti bloccati, a causa delle corde incastrate nella roccia.
Poiché la montagna era circondata da nubi con il maltempo in arrivo, una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo si è preparata per un eventuale trasporto in quota.
L’apertura di un varco nella nebbia ha invece permesso l’avvicinamento dell’eliambulanza, che ha calato con un verricello di 70 metri il tecnico di elisoccorso a 2.400 metri di altitudine.
Il tempo di recuperare i due alpinisti, un 28enne di Pianiga (Comune del Veneziano) e un 19enne di Padova, che si trovavano ormai a poche calate dalla base della parete, e le nuvole si sono richiuse. I due ragazzi sono stati lasciati a Palafavera.
Verso le 23.15 è arrivata una seconda chiamata da altri due alpinisti, che si trovavano sotto il temporale, in un punto imprecisato del rientro dalla Torre Trieste.
I due si erano fermati nel calarsi con le doppie, per la presenza di una cascata d’acqua al loro fianco, stavano bene, ma non si fidavano ad andare avanti.
Una squadra del Soccorso alpino di Agordo era pronta a essere imbarcata, il peggioramento delle condizioni meteo ha però fatto rientrare l’elicottero di Trento arrivato fino al San Pellegrino.
In contatto telefonico continuo con i due, tramite messaggi e chiamate, si è deciso di provare alle 6 a far intervenire Falco 2, qualora il maltempo lo avesse permesso.
Alle prime luci i due alpinisti hanno fatto sapere che avevano ripreso a muoversi autonomamente in un canale e, poco dopo, che avevano raggiunto il sentiero. Una squadra è andata loro incontro in fuoristrada.
(Foto: Soccorso Alpino e Speleologico Veneto).
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