Arriva la primavera, chiude la ferrovia del Cadore. Longarone – Zoldo “sotto i ferri”

Il capolinea della ferrovia cadorina senza treni: sarà così da domani fino a metà giugno

Seguendo un copione visto e rivisto, oggi sabato sarà l’ultimo giorno di circolazione dei treni fra Ponte nelle Alpi Polpet e Calalzo Pieve di Cadore Cortina: da domani il ferro cederà il passo alla gomma degli autobus, con le note conseguenze in termini di tempi di percorrenza e, in alcuni orari e giorni, l’incognita code sulla Statale Alemagna.

La ferrovia del Cadore sarà chiusa da domani e fino a sabato 14 giugno, tanto quanto la Belluno – Feltre – Montebelluna, quest’ultima per lavori di elettrificazione che invece non stanno interessando la tratta cadorina.

Perché, allora, questa ennesima chiusura trimestrale della ferrovia che si snoda tra le Dolomiti? Lo spiega l’associazione TreniBelluno in un lungo post sul proprio sito web: “Secondo quanto pubblicato da Rete Ferroviaria Italiana che ha la gestione di questa infrastruttura, entrambe le interruzioni (la tratta sarà chiusa anche il prossimo autunno ndr) sono dovute alla manutenzione straordinaria delle opere d’arte cioè ponti, gallerie e muraglioni lungo la linea, e alla riqualificazione della stazione di Longarone Zoldo“. (…) “Anche quest’anno RFI deve e può eseguire importanti lavori sulla linea. Oltre a operazioni di manutenzione del binario come in qualsiasi altra linea, saranno eseguiti interventi più mirati all’interno di alcune gallerie e su altre opere d’arte come ponti e muri di sostegno, nonché sui versanti che sovrastano il binario contro il rischio della caduta massi”.

Per quanto riguarda la stazione di Longarone – Zoldo, destinata a essere strategica anche in chiave olimpica, TreniBelluno riporta quanto spiegato dal gestore dell’infrastruttura, Rfi: “Si procederà all’adeguamento del piano di stazione (binari e deviatoi e relativi impianti) al fine di rendere possibile un nuovo modello di servizio ferroviario riducendo i tempi di incrocio e migliorando l’accessibilità con sottopasso, marciapiedi rinnovati e che saranno innalzati all’altezza standard di 55 centimetri e ascensori, e inoltre realizzando un nuovo assetto del piazzale di sosta di autobus e mezzi privati di fronte alla stazione e possibilità di potenziare i collegamenti della stazione verso ovest ed est“.

“Capiamo benissimo le ragioni di chi gestisce l’infrastruttura – chiosa l’associazione di pendolari e sostenitori del trasporto pubblico locale, soprattutto su rotaia – e siamo perfettamente consapevoli che per molti lavori in ambito ferroviario al giorno d’oggi le sospensioni della circolazione dei treni sono difficilmente evitabili. Vogliamo però rimarcare ancora una volta che i disagi per tutti i viaggiatori (residenti, turisti, pendolari, occasionali) sono davvero molti, che è urgente e necessario limitare allo stretto indispensabile le interruzioni.

Ricordiamoci che una ferrovia che funziona è la migliore pubblicità per sé stessa e quindi una ferrovia interrotta, seppure temporaneamente, provoca disaffezione tra i potenziali utilizzatori e di fatto costituisce, tanto nell’immediato quanto nel lungo periodo, una involontaria operazione commerciale negativa.

Tale ricaduta secondo noi dovrebbe essere evitata e mitigata procedendo anche con l’aumento delle corse dei treni diretti tra il Cadore e la pianura veneta, ora limitati a una sola coppia nei giorni sabato domenica e festivi. Salvo interruzione della linea”.

Volendo chiudere con una nota d’ottimismo, c’è comunque una data da segnare con il circoletto rosso per pendolari e appassionati di ferrovie bellunesi: domenica 15 giugno tutte le linee della provincia torneranno a essere percorribili, dopo tempo quasi immemore. Sarà così fino al 14 settembre, ovvero – giorno più giorno meno – per l’inizio del nuovo anno scolastico, quando chiuderà per lavori programmati la Conegliano – Belluno – Calalzo.

(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts