Agrimont ha celebrato la Giornata del Gelato Artigianale. “Hallelujah”, mille degustazioni gratuite

È il primo – e finora unico – alimento riconosciuto dal Parlamento Europeo con una giornata dedicata. È simbolo del Made in Italy e in grado di condensare in un cono (o in una coppetta) artigianalità e filiera corta. E nella vetrina di Agrimont si trova perfettamente a suo agio.

Sua maestà il “dolce freddo” è stato celebrato ieri domenica a Longarone Fiere Dolomiti, in occasione della Giornata Europea del Gelato Artigianale, un riconoscimento ottenuto nel 2013 anche grazie al grande lavoro di promozione portato avanti dalla fiera. Longarone Fiere Dolomiti vanta infatti la più antica rassegna di gelato artigianale del mondo, con la Mig nata nel 1959.

I gusti speciali

Per l’occasione del Gelato Day, è stato presentato il gusto dell’anno, dedicato al Giubileo. Il nome è “Hallelujah”, e dai visi soddisfatti di chi l’ha assaggiato in fiera è davvero un gelato giubilare, quasi paradisiaco. La base è il gianduia, in una combinazione con nocciole tostate e variegatura di cioccolato puro.

Lunga la fila di golosi che ha voluto provarlo – un migliaio le coppette distribuite gratuitamente da Venice Promex e dalla fiera tra gli avventori di Agrimont -, insieme all’altro gusto speciale presentato ad Agrimont: un fiordilatte realizzato con latte bio di montagna prodotto da Lattebusche, variegato al “miele della rinascita”, vale a dire quello ideato all’interno del progetto di Veneto Agricoltura “Life Vaia”, che ha portato l’apicoltura nei luoghi dove la distruzione della tempesta di fine ottobre 2018 sta lasciando il posto allo sbocciare della natura e di nuove piante di sottobosco.

Il Premio Pocchiesa

Come da tradizione, il Gelato Day è stato anche la cornice per il Premio Ivano Pocchiesa, dedicato allo storico addetto stampa di Longarone Fiere, narratore attento di tutto quello che ruotava attorno al mondo del gelato artigianale. Quest’anno il riconoscimento è andato ad Angelo Grasso, che opera da oltre 40 anni nel settore della gelateria artigianale. Gelatiere di terza generazione – il nonno ha aperto una rinomata gelateria a Milano – ha condotto oltre mille corsi di differenti tipologie, in Italia e all’estero, collaborando con aziende, enti e associazioni di settore.

Oltre alla formazione collettiva (tematica o di base), ha scritto e curato articoli e libri sulla gelateria. «Perché il gelato prima di tutto va fatto e fatto bene. Ma poi va anche promosso, raccontato, trasmesso…» le parole di Grasso. «Oggi la gelateria artigianale, pur messa in discussione dall’industria, ha saputo ricavarsi un mercato forte, con la qualità degli ingredienti, perché è in grado di condensare in una pallina le eccellenze di un territorio. Il gelato artigianale è passione, saper fare, ed è un alimento completo».

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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