Tra calici, stelle e sorrisi brillano gli orizzonti del centro di Asolo

Calici di Stelle Asolo

È stata senz’altro la serata più viva, elegante e memorabile dell’estate quella di ieri sera, giovedì 10 agosto, per moltissimi giovani dell’Asolano e non solo: la 25edizione di Calici di Stelle, in una giornata serena, non troppo calda, ha lasciato incantati migliaia di partecipanti.

I calici a disposizione con il biglietto d’ingresso si sono esauriti rapidamente ben prima delle 22 di sera: il pubblico ha invaso il centro e, perlomeno nelle prime ore della serata, non c’era uno stand che non avesse qualcuno in attesa di un assaggio. 


Quest’anno gli stand dei produttori erano una quarantina, una ventina di cantine e altrettante attività legate ai prodotti tipici del territorio, disposti da via Browing fin davanti a Palazzo Beltramini.

Erano presenti però anche le associazioni di categoria, il Consorzio dell’Asolo Prosecco e varie altre realtà, come il presidio Slow Food e alcuni gruppi spontanei.

Tutti quanti sono stati protagonisti della serata, comprese le attività del centro, con una enorme presenza specialmente di giovani e giovanissimi


È stato un lavoro intenso per tutti i volontari, capitanati dalla Proloco, che poco prima delle 21 ha radunato le autorità attorno a un tavolo in piazza per sbocciare il “bottiglione” con cui tradizionalmente si inaugura questa manifestazione che, anche a detta della presidente Beatrice Bonsembiante, è “una delle più belle manifestazioni dell’anno”. 

Ad assistere a questo momento c’erano i sindaci di Asolo Mauro Migliorini, con il vice Franco Dalla Rosa, di Maser Claudia Benedos, di Fonte Luigino Ceccato e di Cornuda, ma in qualità di consigliere provinciale Claudio Sartor, oltre a moltissimi assessori e consiglieri.

Hanno partecipato al momento inaugurale anche il prefetto di Treviso Angelo Sidoti e il questore Manuela De Bernardin, il consigliere regionale Tommaso Razzolini, oltre a un personaggio celebre nel panorama sportivo, il mister Francesco Guidolin, considerato uno dei migliori allenatori italiani dei suoi tempi.

Erano presenti anche rappresentanze dei Carabinieri, della Polizia locale e delle associazioni di categoria, oltre, naturalmente, alla Confraternita dei Vini Asolo Montello. 

Calici di Stelle Asolo

“Sono contento di essere qui con voi. Vengo spesso ad Asolo in bicicletta e sono un amante di questa terra: mi dà sempre nuovi stimoli” ha commentato Guidolin, prima di stappare la bottiglia.

Calici di Stelle Asolo

“In questi venticinque anni è cambiata la sensibilità – ha commentato il sindaco Mauro Migliorini – La sensibilità nei confronti della tutela del territorio: è un passaggio culturale, che ha interessato anche i produttori e le cantine.

Oggi queste non pensano più soltanto alla produzione del prodotto vino, ma sanno che attraverso questo interfono viene venduto anche il nome di Asolo.

Questo è un concetto che comprende anche tutta la Pedemontana e il Montello e il salto di qualità c’è stato eccome: a dimostrarlo sono i numeri, sia del vino che del turismo enogastronomico”.

Calici di Stelle Asolo

Calici di Stelle è sempre stato inteso come una promozione del vino e del territorio, ma noi volevamo fare qualcosa di più – ha aggiunto Franco dalla Rosa, gran maestro della Confraternita. – Volevamo che fosse sinonimo dello star bene ma anche veicolare il messaggio che il vino è prima di tutto cultura.

La nostra tradizione vinicola ha una storia millenaria, con tradizioni e conoscenze di inestimabile valore. L’obiettivo è trasmettere questo al turista, ma anche al cittadino”. 


Non a caso, nella folla che popolava il centro di Asolo, si sentivano parlare anche gli stranieri: gli addetti al banco degli stand hanno così potuto destreggiarsi anche nello spiegare in inglese, in francese o in tedesco le differenze tra le etichette, le tipologie, i metodi e i sapori, in un esercizio di storytelling che fa bene al territorio, oltre che alle casse delle attività commerciali.

Calici di Stelle Asolo

(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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