Mancavano da mesi momenti come questi ad Asolo: questa mattina, il 4 di febbraio, a Palazzo Beltramini si è celebrato il matrimonio tra Enrico e la canadese Catherine.
L’evento rinnova, oltre che l’ufficializzazione di un’unione, anche un po’ di speranza per quelle coppie che hanno aspettato da mesi il giorno più bello. La cerimonia di questa mattina, senza fronzoli e con un pubblico fortemente limitato dalle normative, ha ricordato ai presenti il vero scopo di quelle firme.
L’ultimo matrimonio civile ad Asolo era stato celebrato in settembre, come ricorda il vicesindaco Franco Dalla Rosa, che oggi ha testimoniato all’evento con la fascia tricolore.
La cerimonia è stata riservata ai soli testimoni e a tre familiari stretti degli sposi, con la presenza di un traduttore per agevolare la comprensione per gli ospiti da oltreoceano. Enrico, che è originario della zona, ha scelto Asolo come scenario ideale.
“Sono dei matrimoni semplici, belli, piacevoli, e il fatto di essere in pochi permette di respirare un clima molto cordiale” sostiene il vicesindaco. “È un ottimo segnale che riprendano i matrimoni, perché significa che ci sono persone che hanno ancora voglia di andare oltre, di superare le avversità di questo momento storico, perché nonostante tutto la vita va avanti” commenta poi il sindaco Mauro Migliorini.
Sembrano lontani i tempi in cui la famiglia Rockfeller aveva scelto di celebrare ad Asolo il matrimonio di Wyatt e Julie Fabrizio, con le grandi preparazioni e il prestigio che l’evento aveva portato alla città: l’emozione percepita all’evento di oggi dimostra quanto significato possa avere la libertà di potersi unire dopo un periodo desolante come quello trascorso, anche senza fontane di champagne e fuochi d’artificio.
(Fonte: Luca Vecellio – Laura Sambruna © Qdpnews.it).
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