Tutti gli amministratori concordano che la situazione sanitaria sulla Destra Piave riporta un dato in preoccupante aumento, sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di positivi asintomatici o divenuti tali dopo un solo giorno di febbre.
C’è una certa difficoltà, da parte degli stessi cittadini, nel distinguere le classiche influenze stagionali dai sintomi del covid, che erano ben più singolari nel periodo primaverile ed estivo.
Partendo da Pederobba, troviamo nelle varie frazioni 52 positivi, di cui 3 sono stati ricoverati in ospedale. Sono 6 invece le persone in quarantena.
A Cavaso del Tomba, dove è stato rilevato un incremento del numero di positivi negli ultimi giorni, i casi confermati come positivi dall’Ulss 2 sono poco meno di una ventina e nella vicina Possagno una dozzina: in entrambi i comuni, i sindaci, rispettivamente Rugolo e Favero, hanno verificato personalmente via telefono le condizioni di tutti i contagiati, che sono risultati già fuori da febbre e altri sintomi oppure del tutto asintomatici sin dal momento dell’esito del tampone.
Cornuda conta oggi 46 casi, di cui due sono stati ospedalizzati: un nuovo dato fornito dal sindaco Claudio Sartor, che fin da subito ha scelto di comunicare regolarmente questi dati ai cittadini, è l’età anagrafica, che va dai 45 anni ai 60.
A Maser i casi di positività segnalati dall’Ulss 2 nel territorio comunale sono 36, una metà di loro non presenta alcun sintomo, l’altra metà invece ha febbre, mal di gola e tosse. Un cittadino è stato ricoverato all’ospedale.
Anche Monfumo, che durante la prima ondata era stata descritta come sito covid-free, conta 7 positivi.
Sono un centinaio i casi registrati ad Asolo, trenta in più rispetto a ieri, tenendo conto del fatto che nell’omonimo distretto sono stati registrati a metà ottobre anche due focolai, una classe scolastica e i dipendenti di un’azienda, che hanno contribuito alla somma.
Arriva da tutti i sindaci l’invito alla popolazione a impegnarsi nella prevenzione, a evitare affollamenti e spostamenti non necessari, a seguire le linee guida, indossare i dispositivi di protezione e osservare i decreti ministeriali.
I punti più vicini dove è possibile fare il tampone, in quest’area, previo un passaggio con il medico di base, sono l’ex Velo di via Piave 55 ad Altivole e all’ospedale di Castelfranco Veneto per i ragazzi sotto i quattordici anni.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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