Se n’è andato improvvisamente, a diciotto anni, lasciando ancora una volta diversi suoi coetanei, studenti del CFP di Fonte, ad affrontare la perdita di un amico, come già avvenuto per Thimoty Dal Bello soltanto una settimana fa: Hadel Alvarez Hernadez si è spento improvvisamente nella cucina di casa sua il 12 febbraio, dove viveva felicemente con una famiglia numerosa, ancor più contando i parenti residenti in altri Comuni dell’area Castellana-Montebellunese, che si sono dimostrati vicini alla famiglia in queste ore difficili.
In via Marcoai, oggi silenziosa, ancora echeggiano le grida della mamma, poi soccorsa dai sanitari per lo shock, e i pugni del papà contro gli stipiti della porta, il pianto dei bambini più piccoli e il cagnolino bianco che scorrazza in cortile, agitato dalla situazione. Per quanto possa sembrare difficile accettarlo, per un ragazzo di un’età così giovane e senza complicazioni diagnosticate, secondo i medici intervenuti sul posto si sarebbe trattato di un arresto cardiaco: per venticinque minuti i soccorritori del Suem di Crespano di Pieve del Grappa avrebbero provato a ripristinare il battito del giovane, purtroppo senza risultati. Sarà l’autopsia, richiesta dai genitori in obitorio, a chiarire eventuali cause terze.
Poco importa, delle cause, agli amici di Hadel: fuori di casa hanno affisso un messaggio in spagnolo su una tela bianca, disegnata con un’attenta calligrafia e alcuni simboli che dice: “Perdido, pero nunca olvidado” che significa “Perduto (nel suo senso più simile al nostro defunto), ma non dimenticato”.
“Era educato, simpatico e gentile – racconta un’amica d’infanzia, che in lui riconosce un ragazzo meraviglioso – Un tempo, quando eravamo più piccoli, giocavamo assieme ogni pomeriggio e ogni sera: si divertiva a prenderci in giro, scherzare e farci ridere. Ma non ha mai mancato di rispetto né a me né a nessun altro. Era un ragazzo veramente unico e secondo me aveva un cuore d’oro”.
(Foto: Qdpnews.it).
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