Sotto mentite spoglie hanno fatto credere a una 63enne di Asolo, pensionata, che il suo conto corrente in banca fosse ormai a rischio, sotto probabile attacco hacker. E così l’hanno convinta ad andare nel suo istituto di credito e “spostare i soldi” per metterli in sicurezza.
In realtà il raggiro era proprio il loro e, tramite un bonifico truffaldino, due malviventi sono riusciti a farsi versare ben 17 mila euro dalla vittima.
Dopo la denuncia della donna, i Carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto hanno concluso le indagini denunciando due persone, entrambe già note alle autorità, per truffa.
Gli indagati, una donna di 37 anni e un uomo di 25, attualmente detenuto per un analogo reato, sono infatti accusati di aver messo in atto, lo scorso 14 novembre, un sofisticato raggiro telefonico utilizzando la tecnica del “caller ID spoofing”. Con tale tecnica, sono riusciti a far apparire alla vittima, come numero chiamante, quello della Stazione dei Carabinieri di Pieve del Grappa.
Spacciandosi rispettivamente per un maresciallo dei Carabinieri e un addetto antiriciclaggio di una banca, i due hanno indotto la pensionata 63enne a credere che il suo conto corrente fosse appunto stato compromesso: da qui il versamento truffaldino fatto fare alla vittima su un conto corrente nella loro disponibilità.
Grazie alle indagini condotte con rapidità e precisione, i Carabinieri sono riusciti a identificare e denunciare i presunti responsabili del reato.
“L’Arma dei Carabinieri invita i cittadini a prestare massima attenzione a questo tipo di raggiri e a segnalare tempestivamente eventuali sospetti o situazioni anomale alle forze dell’ordine” ha ribadito il tenente colonnello Stefano Mazzanti.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Carabinieri di Treviso)
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