Estate da record ad Asolo: impennata di soste e presenze a giugno, luglio e soprattutto agosto. Migliorini: “La città è ormai un caso di studio”

Si tirano il fiato e le somme, ad Asolo, dopo un’estate che ha rinvigorito il centro storico della città: mentre in centro si vede ancora, nei weekend e nelle giornate di sole, un certo numero di turisti italiani e stranieri, da Palazzo Beltramini si rendono pubblici i primi dati sull’estate trascorsa, che è stata considerata dall’amministrazione “una stagione da incorniciare”.

Tra i primi indicatori di questo successo c’è il parcheggio “La Cipressina”, che ha mostrato un incremento del 22% rispetto al 2019.

Le soste nel periodo da giugno ad agosto compresi sono state 11.214 contro le 8.851 di due anni fa, quando ancora del Covid non si sapeva nulla.

L’ufficio turistico di Asolo ha registrato 4.067 accessi, ovvero una media di 45 persone al giorno: questi numeri rappresentano un incremento del 30% rispetto ai dieci anni precedenti.

“L’agosto scorso è stato definito dalle strutture ricettive come il mese dei record” scrivono dal Comune e, considerando che all’inizio della stagione c’era stata della preoccupazione (per la questione dei Green pass), le conseguenze della promozione turistica, dell’attrattività del nome di Asolo, della creazione di percorsi turistici attorno ai principali monumenti, della scoperta dell’offerta culturale, dell’offerta del Museo Civico, del restauro della Rocca, del turismo di prossimità, delle varie candidature ai riconoscimenti mondiali e dei vari appuntamenti culturali, sono state favorevoli.

Italiani, austriaci, tedeschi e svizzeri le nazionalità prevalenti quest’estate e, in effetti, proprio gli anglofoni si sono visti meno frequentemente in città rispetto al passato: considerando però la visita di nuovi turisti, che di Asolo avranno parlato e (si spera) consigliato in patria, si potrebbe auspicare che con il ritorno dei turisti britannici e americani, canadesi e australiani i numeri possano aumentare ancora, tornando a fare di Asolo un epicentro di turismo internazionale, così come, in parte, è sempre stato.

“La Città di Asolo è inserita nel Circuito dei Borghi più Belli d’Italia, nel Circuito Cittaslow Italia e Cittaslow International e nel Circuito delle Bandiere Arancioni del Touring Club, tutti votati al turismo esperienziale e al turismo di prossimità – commenta il sindaco Mauro Migliorini – È la conferma di come l’aver lavorato nel corso di questi anni su questi circuiti in particolare stia dando degli ottimi risultati, in alcuni casi addirittura inaspettati grazie all’attività di promozione e di marketing turistico che stiamo facendo anche assieme all’IPA delle Terre di Asolo e Monte Grappa”.

“I turisti – spiega Migliorini – ricercano e apprezzano molto anche tutte le attività di recupero dei beni storici e architettonici che sono state fatte e che proseguiranno nel corso degli anni, in collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, con la Soprintendenza e con il Segretariato regionale del MiBACT. Grazie a tutto questo, Asolo è una delle mete ricercate da chi ama il turismo di prossimità ed esperienziale”.

“In Veneto la grande locomotiva del turismo è ripartita, con percentuali di arrivi e presenze, in tutta la Regione, andati anche oltre le aspettative – dichiara l’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner – In questi anni attraverso un importante lavoro di promozione e di squadra che va dalla Regione, alla Provincia fino all’Amministrazione comunale, la Città dei Cento Orizzonti è cresciuta, entrando a far parte di circuiti internazionali che la stanno confermando come tappa obbligata nella cartina geografica del turismo nazionale e internazionale.”

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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