“Basta scorrere storie, andate a teatro”: ad Asolo ricomincia la rassegna autunnale “Ridere a Teatro” con cinque spettacoli da tutto il Veneto

Inizia oggi, sabato 1° ottobre, la rassegna “Ridere a Teatro”, promossa dall’associazione Asolo Teatro, giunta alla diciannovesima edizione e patrocinata dal Comune e dalla Federazione Italiana Teatro Amatori. Dopo un lungo stop, l’iniziativa può ricominciare la propria attività culturale, invogliando i cittadini a spegnere la televisione una buona volta, mettere in modalità silenziosa il cellulare e venire a occupare la platea del Teatro Duse, in centro ad Asolo.

La rassegna riporterà sul palcoscenico cinque tra gli spettacoli più apprezzati attualmente in circolazione, scegliendo tra una gamma di compagnie provenienti da tutto il Veneto. Gli spettacoli si terranno tutti alle 20.45 e l’ingresso si potrà ottenere volta per volta attraverso prevendita o biglietto (quest’ultimo tranne nella serata del 29 ottobre) oppure attraverso l’abbonamento.

Il primo titolo in scaletta, atteso con trepidazione per questa sera dai tanti appassionati di teatro che vivono nel fine settimana la città dei cento orizzonti, è “Il Figlio del Temporale”, di Gianni Rossi, opera rappresentata dalla Compagnia “Trentamicidellarte” di Villatora e ambientata nel 1893. Seguirà l’8 ottobre, sempre di sabato, “La Vedova Scaltra”, un adattamento di Giovanni Giusto dell’Opera dei Pazzi al copione di Carlo Goldoni e a ruota, il 15, “Chi la fa, l’aspetti” di Ivan Di Noia, Compagnia Malcontenta.

Racconterà una storia con un tono e alcuni temi del tutto diversi da quelli già citati l’opera prevista per sabato 22, “La Strada Coppia” di Neil Simon e con la regia di Gioele Peccenini, della Compagnia Teatro Fuori Rotta di Padova, che parla della vita confusa di un giornalista sportivo disordinato e approssimativo che si trova a dover convivere con il proprio opposto. Grande attesa anche per lo spettacolo del 29 ottobre “Queste nostre metà”, di Enzo Duse, con la Regia di Angelo Renier della Compagnia “Teatro Tergola” di Vigonza: la vicenda si svolge in un paesino veneto negli anni Cinquanta, dove tre donne di età diverse confrontano le loro (non così dolci) metà.

“La nostra avventura è iniziata venticinque anni fa con l’associazione e ventun anni fa con la rassegna – spiega Vittorio Rodeghiero, di Asolo Teatro. – Tutte le compagnie che abbiamo invitato sono amatoriali: questo significa non professionisti, ma professionali. Il criterio che abbiamo scelto è rappresentato dal nostro titolo, ovvero l’importanza di ridere a teatro, che ci ha portato a selezionare il genere: vogliamo portare le persone con spensieratezza a riempire il Duse lasciando i problemi fuori dalla porta. Siamo stati molto soddisfatti nel vedere i nostri affezionati spettatori fare la coda per accaparrarsi per primi i posti ai vari spettacoli. Abbiamo già venduto oltre centoventi abbonamenti, questo è il manifesto che la nostra proposta, ad Asolo, piace. Noi confidiamo di riempire la platea”.

(Foto: Comune di Asolo).
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