Arrivare ad Asolo centro in funivia, monorotaia o bus elettrico: spuntano i progetti. Ecco il grande tema delle elezioni 2024

Arrivare ad Asolo centro in funivia, monorotaia o bus elettrico: spuntano i progetti

Era stata accennata a luglio durante un incontro pubblico, ma certamente non colta dalla maggior parte dei cittadini, l’ipotesi di una nuova soluzione per la mobilità del centro di Asolo.

Oggi, venerdì 12 gennaio, il sindaco Mauro Migliorini e il suo vice, nonché futuro candidato sindaco, Franco Dalla Rosa, assieme all’assessore Gerardo Pessetto, hanno presentato i disegni di una funivia, di una monorotaia o di una linea di bus con guida autonoma che consentano di pedonalizzare il centro una volta per tutte.

La proposta, che risolverebbe forse il problema del traffico cercando un equilibrio tra residenti e attività commerciali, nasce dalle potenzialità che secondo parte della giunta potrebbe avere il ripristino dell’area nei dintorni dell’ex ospedale di via Forestuzzo, ovvero la futura Casa della Comunità dell’Ulss2.

Il progetto di riqualificazione dell’area, dove già possono essere parcheggiate circa cinquecento automobili e dove sarà presente un sistema agrifotovoltaico (aggiunge Dalla Rosa), era iniziato a luglio. In quell’area particolarmente spaziosa, facilmente raggiungibile dalla SP248 dove il Comune è già intervenuto sulla Rotonda della Tavernetta, l’amministrazione considera di porre il livello zero, che poi attraverso uno di questi sistemi consenta ai visitatori di salire in centro.

Il sindaco di Asolo Mauro Migliorini

La prima soluzione riguarda una monorotaia su piloni che parta al Forestuzzo e porti in via Foresto nuovo (con due varianti di percorso), l’altra riguarda invece una funivia monocorda, con un unico pilone centrale. I costi, considerando il valore potenziale dell’opera, non sarebbero astronomici poiché la distanza da coprire in linea d’aria non supererebbe il mezzo chilometro. Entrambi questi mezzi sarebbero da considerare continui e alimentati dai pannelli fotovoltaici, così come per la terza opzione: piccoli bus totalmente elettrici, diversi dalle attuali navette attive in estate e, potenzialmente, dotati di guida autonoma. “Abbiamo escluso le scale mobili (come quelle di Belluno) perché la morfologia è diversa e non compatibile”.

Ogni soluzione, secondo l’amministrazione, avrebbe un proprio vantaggio specifico in relazione alle altre due: la funivia sarebbe forse quella più impattante a livello mediatico, un aspetto non secondario per un’Asolo che ha sempre vissuto anche di riflessi internazionali. La monorotaia urbana sarebbe invece quella più acclamata dai cittadini e dagli amanti dell’Asolo autentica, perché rimanderebbe a quell’immagine romantica tram dei primi del Novecento. I bus elettrici rappresentano invece, con ogni probabilità, l’ipotesi più semplice e fattibile, anche in tempi brevi.

Ognuno di questi progetti sarebbe caratterizzato da uno stesso aspetto ecologico per la presenza del sistema di agrifotovoltaico nel terreno dell’area limitrofa all’ex ospedale Forestuzzo: l’impianto, posizionato sotto il suolo, è in grado di recuperare l’acqua piovana e a produrre contestualmente energia utile per azionare questi mezzi.

“I borghi storici hanno la necessità di togliere più veicoli possibili dai centri storici, ma dobbiamo anche garantire il passaggio dei cittadini” spiegano Migliorini e Dalla Rosa. L’ambizione è quella di pedonalizzare via Browning, togliendo quella trentina di posti auto (già ridotti in numero rispetto al passato) che attualmente sono disponibili negli spazi blu (oltre a quelli dei residenti). Una tematica che, con ogni probabilità, sarà una delle più discusse in questa turnata di elezioni. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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