Asolo, apre la Mostra Vedova Shimamoto al Museo Civico: la rivoluzione dell’incoscio attraverso gesto, forma e segno

È stata inaugurata nella giornata di ieri, sabato 29 agosto, l’attesissima mostra “Vedova – Shimamoto”, che a partire da oggi sarà visitabile al Museo Civico di Asolo.

I due nomi che quest’esposizione internazionale vede indicati come protagonisti, quelli di Emilio Vedova e Shōzō Shimamoto, rappresentano un movimento artistico, l’Informale, che, nel corso della storia, crea un forte collegamento tra il Giappone, l’Italia e l’Europa. Non a caso questa prestigiosa esposizione, proveniente da collezioni private in tutto il mondo, è stata patrocinata dal Consolato generale del Giappone.

La mostra vuole raccontare un cambiamento epocale – esordisce durante la presentazione Matteo Vanzan, curatore della mostra – in cui per la prima volta artisti di tutto il mondo hanno parlato la stessa lingua. Nell’Informale, una pittura densa di cromia e significato vuole riportare a gran luce l’inconscio incontrastato dell’uomo“.

“Per definire il movimento dell’Informale, Roberto Pasini, in un’altra mostra a Hong Kong, lo descrive come “un condensato di strati biologici, turbolenze libidiche, sensibilità magnetiche” – sottolinea – In parole semplici, partendo dall’etimologia, con il termine informale ci si riferisce al concetto di spazio, tra micro e macro, lì dove la forma non può essere circoscritta e dove l’uomo si pone come creatore attraverso il gesto”.

La gestualità – continua – è la vera chiave di questa mostra, dove le opere sono capaci di mostrare tutta la loro forza nell’impatto, del tutto percepibile, tra la vernice e la tela. Attraverso il segno, applicato in modo diverso ma simile da Occidente a Oriente, da diversi artisti tra cui Alberto Burri e Lucio Fontana, questo movimento si allontana dal figurativo, reduci dalle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale e sconvolti da una, così definita, “assurdità dell’esistenza”.

Visitando la mostra, disposta in quattro aree del primo piano del Museo Civico di Asolo e nella Sala della Ragione (qui il link al video), è possibile imbattersi in ampie differenze tra gli artisti orientali e quelli occidentali.

Prendendo come esempio i due esponenti, se Vedova nei suoi dipinti rivela nella scelta dei colori una ricerca della luce, oltre che del segno, in Shimamoto il pennello scompare e i colori “esplodono” sulla tela, posta orizzontalmente a terra, come a riprodurre la bomba atomica che rade al suolo le città di Hiroshima e Nagasaki.

Per capire Vedova non bisogna fermarsi al quadro, al prodotto finito, né al pittore, immobile davanti alla tela bianca – scrive sul catalogo della mostra Enrica Feltracco, curatrice della mostra assieme a Vanzan, e grande appassionata alle opere dell’artista italiano – Vedova è tutto nel balzo con cui si avventa sulla tela, segno e luce sono muscolari e sonore”.

Concetti forti che il visitatore sarà portato a percepire, ma anche a comprendere, attraverso le visite guidate che il Museo Civico ha messo a disposizione: tre gli appuntamenti ogni giorno durante i weekend, con l’obbligo di prenotazione. “Il fatto di avere delle guide più snelle, senza affollamenti per via delle normative anti covid – spiega la direttrice del museo Cristina Mondin – ci permetterà di avere più tempo da dedicare i nostri tempi nello spiegare non solo la collezione permanente del museo, che rimane disponibile, ma anche questa mostra nella sua particolarità”.

È la quarta esperienza sull’arte contemporanea che organizziamo assieme al Museo di Asolo e a MV Eventi – racconta l’assessore alla cultura del comune di Asolo Gerardo Pessetto – Doveva iniziare a febbraio ed era stata rimandata, ma siamo arrivati con soddisfazione all’inaugurazione e questo è un ottimo segnale”.

Durante la presentazione che è avvenuta in forma privata alla mostra, si è infatti parlato di coraggio: quello di chi ha sostenuto economicamente la mostra, mostrando anche dopo un periodo così grigio la volontà di supportare l’arte, la cultura e i suoi effetti sulla comunità.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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