Ai fornelli, via: aperte le iscrizioni per la gara enogastronomica dell’area Mab Unesco del Monte Grappa

Creatività, spirito di collaborazione e amore per il territorio sono gli ingredienti che quest’anno porteranno alla vittoria una delle squadre di ristoratori e produttori che sceglieranno di partecipare alle prime fasi del concorso enogastronomico UPVIVIUM, un’importante gara dedicata alle Riserve Mab Unesco a cui, per la prima volta, quest’ente può accedere dopo l’ottenimento del titolo di Biosfera Unesco.

Il concorso, promosso dall’Ipa Terre di Asolo e del Monte Grappa e dalla Banca delle Terre Venete, si compone di diverse fasi e si rivolge a ristoratori, aziende agricole oppure aziende artigiane trasformatrici di prodotti agro-alimentari, presenti nei 25 comuni nelle tre province dell’area, che competeranno nella creazione di un piatto e di una bevanda che rappresentino la Biosfera e i suoi elementi.

I requisiti per partecipare sono la composizione di una squadra che veda la collaborazione tra figure professionali provenienti da almeno due diverse realtà, per esempio tra un’azienda agricola e un ristorante, e l’utilizzo di almeno un ingrediente tra il paniere di quelli proposti, che dovrà ovviamente avere un ruolo da protagonista nell’opera finale.

Per una prima selezione, la presentazione dei piatti, nei fine settimana tra il 1° settembre e il 16 ottobre, avverrà a Villa Fietta di Pieve del Grappa, presso l’Istituto Maffioli, e nei giorni 24, 25 e 26 ottobre si disputerà una semifinale, in cui verranno selezionati i finalisti. La scelta del piatto vincitore avverrà il 10 novembre in occasione di una cena di gala, sempre a Fietta, ma anche altri tre piatti in classifica potranno partecipare alla fase finale, in programma per il 30 novembre a Colorno (Parma).

Chiediamo ad Angelina Tedesco, vicepresidente dell’Ipa Terre di Asolo e del Monte Grappa: su cosa dovrebbero puntare, secondo lei, i partecipanti del nostro territorio per ottenere risultati soddisfacenti?

“Valorizzare la tradizione è un consiglio che sta alla base della natura del concorso stesso – spiega – Poi direi che è una buona idea reinventare un piatto sulla base di quelli che sono i prodotti tipici del territorio, in modo da favorire la filiera agroalimentare ma anche lo storytelling con cui raccontare il piatto durante una presentazione al cliente”.

E cosa si vince, oltre alla gloria?

“Ovviamente la partecipazione alla gara nazionale con le altre riserve Mab e la possibilità di diventare campioni italiani. Inoltre, in palio c’è anche la partecipazione a un corso di specializzazione presso la scuola internazionale di cucina Alma di Colorno, in provincia di Parma, che sarà anche sede della disputa finale. La vera vittoria per il territorio, invece, è che tutte le nostre ricchezze vadano promosse come meritano – conclude la vicepresidente Tedesco – e le nostre imprese potenziate e sorrette”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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