Marco Zabotti
MarcoZabotti(1963) è nato e risiede a Pieve di Soligo (Treviso). Laureato in giurisprudenza all’Università di Bologna con una tesi in diritto costituzionale.
Iscritto all’Albo dei Giornalisti del Veneto dal 1985, è giornalista pubblicista che ha al suo attivo collaborazioni con quotidiani e periodici, pubblicazioni e lavori nel campo della comunicazione e delle pubbliche relazioni.
Su nomina del Vescovo di Vittorio Veneto, S.E. mons. Corrado Pizziolo, è dalla sua fondazione direttore scientifico e vice presidente dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, costituito il 30 marzo 2017, sorto sulla base dell’omonimo progetto di cultura, spiritualità, arte, bellezza, formazione operatori, dottrina sociale e turismo religioso, a partire dal 2013. Confermato dal Vescovo Pizziolo negli incarichi per un nuovo triennio a settembre 2020, rappresenta l’Istituto in varie realtà e sedi istituzionali.
Già responsabile diocesano dell’Azione Cattolica di Vittorio Veneto, è direttore responsabile del periodico AC “Il Nostro Impegno”. Fa parte del comitato organizzatore delle Settimane Sociali diocesane. Cultore della figura e dell’opera dell’economista e sociologo cattolico Giuseppe Toniolo, sepolto nel Duomo di Pieve di Soligo.
Autore di articoli e scritti e relatore di incontri e convegni in varie parti d’Italia, è attualmente componente del comitato nazionale e diocesano per la canonizzazione del grande docente trevigiano.
È animatore del Premio Giuseppe Toniolo che tiene ogni anno la cerimonia finale a Pieve di Soligo, giunto alla sua settima edizione nel 2022.
È stato segretario generale aggiunto per le celebrazioni del Centenario della morte del beato Toniolo presso il Comitato nazionale a Roma presieduto dall’arcivescovo Domenico Sorrentino, dal novembre 2017 al gennaio 2019.
È coordinatore della rete culturale in terra Unesco “Vite Illustri Pieve di Soligo” (VIP), che da dicembre 2019 è impegnata per la conoscenza e la valorizzazione delle importanti personalità nate e vissute sul territorio.
È promotore della petizione e del percorso di intitolazione al senatore e ministro Francesco Fabbri (1921 – 1977) del palasport di Pieve di Soligo. È stato proponente e referente territoriale del dossier di candidatura di Pieve di Soligo e Terre Alte della Marca Trevigiana a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022, che ha visto Pieve di Soligo classificarsi con successo tra le dieci città finaliste a gennaio 2021.