Il Giro d’Italia torna a Cison di Valmarino, Passo del San Boldo protagonista dopo 53 anni

E’ successo una sola volta nella storia del Giro d’Italia e si ripeterà il 31 maggio 2019. Era il lontano 1966 e l’8 di giugno, durante la 21esima tappa da Belluno a Vittorio Veneto, i corridori scalarono il passo del San Boldo. Il primo a scollinare sul gran premio della montagna posto in cima al Passo, fu Pietro Scandelli, poi vincitore di tappa. In maglia rosa c’era Gianni Motta, che si aggiudicò quell’edizione del Giro.

Proprio in questi giorni è stata svelata la 102esima edizione della “Corsa Rosa”. Partenza da Bologna, arrivo a Verona e tanta montagna per la gioia degli appassionati. Tra le frazioni dolomitiche che anticiperanno il finale scaligero, spicca la tappa Treviso – San Martino di Castrozza, che il 31 maggio vedrà nel percorso oltre al Montello, anche la strada dei cento giorni, con il Passo San Boldo che sarà dunque nuovamente scalato a distanza di 53 anni.

I corridori dopo essere partiti da Treviso e aver affrontato le prese del Montello, transiteranno per il ponte di Vidor e per Valdobbiadene. Scendendo dal Combai arriveranno a Tovena, dove affronteranno la strada dei 100 giorni, preludio al passaggio nel bellunese fino all’ascesa finale di San Martino di Castrozza.

Sarà una giornata indimenticabile, dove la passione della gente si mescolerà alla fatica dei corridori, regalando emozioni così forti da rendere il passaggio del Giro d’Italia nell’Alta Marca unico.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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