Terminata l’ondata di maltempo che fino a poche ore fa ha colpito tutto il Veneto, anche nel Comune di Susegana è tornato il sereno e la situazione ha cominciato a migliorare. Dopo l’apice raggiunto con la piena di questa mattina, il livello del fiume Piave è tornato a calare e ora si attende che il flusso acqua raggiunga il livello consueto.
“La situazione in questo momento è abbastanza buona, il grado di allarme si è passato da rosso a arancione – dichiara il sindaco Vincenza Scarpa (nella foto) – Da ciò che si può vedere, anche il livello dell’acqua ha iniziato a calare. Grazie alla Protezione civile di Susegana, a tutti i dipendenti comunali e a tutti i volontari che a vario titolo ci hanno aiutato, insieme abbiamo passato tante ore a tutela dei nostri concittadini”.
Fortunatamente in tutto il Comune non sono stati registrati danni o cittadini feriti. A subire i disagi maggiori gli abitanti delle zone golenali di Colfosco e Ponte della Priula, evacuati nella serata di ieri dalle loro case in via precauzionale.
La maggior parte ha dovuto trascorrere la notte dai parenti, ma circa una quarantina è stata ospitata nella sede degli alpini di Colfosco, dove la macchina dei soccorsi si è presa cura di loro. Anche le loro abitazioni sono salve e non sono state raggiunte dal fiume: a breve potranno farvi rientro.
A rimetterci maggiormente a causa del maltempo è stata la viabilità lungo la strada statale 13 Pontebbana. Il ponte provvisorio sul Piave, che sostituisce quello in restauro, è stato infatti chiuso al traffico la scorsa domenica e ancora non si sa quando potrà riaprire. Si tratta di uno snodo fondamentale per tutto il Nordest, dove passano circa 40 mila veicoli al giorno.
La strada provvisoria che porta al ponte bailey è stata sommersa dalle acque e anche la struttura in acciaio, ad un tratto, è stata lambita dalla corrente. Non basterà però attendere il deflusso del Piave, dato che si aperta una voragine nell’asfalto dalla parte di Nervesa della Battaglia, proprio all’imbocco del ponte.
“Al momento, a causa delle condizioni meteo, non è possibile accertare con precisione lo stato dell’infrastruttura – riferisce Anas in proposito – Una volta rientrato il livello del fiume sarà possibile valutare gli eventuali danni e i conseguenti tempi di ripristino”.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
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