L’Ais (Associazione italiana sommelier) Veneto apre una nuova sede regionale, scegliendo però di restare sempre a Montebelluna. L’ associazione dei sommelier veneti, infatti, cambia solo indirizzo e si sposta in una palazzina di via Dino Buzzati, parallela di via San Gaetano.
Una moderna sede ampia e luminosa, con una sala più grande e più funzionale, in cui potranno essere organizzate degustazioni e presentazioni, oltre a fornire numerosi altri servizi ai circa 4.000 associati.
Il legame con la città, quindi, si “cementa” nel ricordo dello storico presidente di Ais Veneto, Dino Marchi, scomparso il 27 luglio 2014 nella sua casa di Montebelluna, a 65 anni, dopo una lunga malattia. Marchi era considerato uno dei più brillanti interpreti della sommellerie, professione che ha contribuito allo sviluppo del settore vitivinicolo italiano. Aveva assunto la presidenza dei sommelier veneti nel 2006 ed è rimasto in carica fino al 2013, anno in cui passò il testimone all’attuale presidente, il veronese Marco Aldegheri (nella foto sotto).
Con la presidenza Aldegheri alcune cose in Ais sono cambiate, ma non la città della “casa” regionale.
“Restiamo a Montebelluna – ha affermato Aldegheri -. Abbiamo trovato uno spazio carino. Adesso abbiamo un ufficio più ampio, nella sala degustazioni possiamo ospitare fino a una trentina di persone. La vecchia sede non era più adeguata e all’altezza delle nostre necessità, troppo piccola e ingestibile. Stiamo scommettendo sulla Pedemontana per raggiungere più facilmente Montebelluna. Confido molto in questa nuova soluzione viaria, per facilitare gli spostamenti verso la nostra sede regionale“.
Marco Aldegheri va verso la fine del secondo mandato. Nel 2022 un “ter” non ci sarà: “Anche se non ci fossero state le modifiche allo statuto, comunque avevo già deciso che non avrei fatto più di due mandati da presidente. Credo che otto anni siano sufficienti per portare avanti dei programmi. Il consiglio direttivo è cresciuto, si è rafforzato. Sono convinto che le persone, che possono portare avanti il testimone, ci siano. In questi anni abbiamo fatto un lavoro enorme”.
Uno dei risultati più brillanti è stato l’aumento dei tesserati Ais nel Veneto, trend bloccato dall’avvento della pandemia.
“Quando sono diventato presidente, nel 2013, il numero si aggirava attorno ai 3.200 soci – conclude Aldegheri -. Siamo arrivati a 4.300 associati ma il Covid ci ha fatto tornare indietro di cinque anni. L’anno scorso abbiamo chiuso con 3.800 iscritti. Molti sono stati mossi dal presupposto che, se non si poteva più svolgere l’attività associativa in presenza, non aveva senso pagare la tessera”.
(Foto: Ais Veneto).
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