Sono giorni “frizzanti” quelli della prima settimana di lavoro per la Nutribullet Treviso Basket 2021/22 che, domani pomeriggio, si radunerà a Sant’Antonino e venerdì mattina inizierà l’attività con i test all’Open Day del Progetto Performance.
Alla spicciolata stanno rientrando i giocatori della squadra che da domani inizieranno i lavori al completo, con l’unica eccezione del neo acquisto americano, Henry Sims, che sarà a Treviso il 9 agosto.
Quest’oggi i primi giocatori di Tvb hanno sostenuto le visite mediche, grazie alla disponibilità dello staff della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier, storico partner di Treviso Basket e classico riferimento per le visite di idoneità sportiva della squadra.
“Siamo costantemente impegnati nella cura delle persone e nella ricerca di tecnologie in grado di prevenire patologie che possono risultare importanti soprattutto in ambito sportivo quando il corpo è sottoposto a sforzi impegnativi – commenta Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione del “Giovanni XXIII” di Monastier e appassionato sportivo – Un impegno che si è maggiormente rafforzato in questo periodo pandemico con la dotazione in struttura dell’ergospirometro in grado di testare la funzionalità cardiaca e polmonare in contemporanea essenziale per tutti quegli sportivi, anche amatoriali, che, dopo aver contratto il virus, vogliono riprendere l’attività fisica in sicurezza”.
Il giovane neoacquisto Davide Casarin e il veterano Matteo Chillo (nella foto) al quarto anno con il team trevigiano hanno svolto gli esami di idoneità oggi alla Casa di Cura Giovanni XXIII, domani mattina sarà la volta degli altri atleti che poi nel pomeriggio saranno al raduno a Sant’Antonino.
Alle 17 di domani è in programma in palestra la conferenza stampa con il presidente Paolo Vazzoler, coach Max Menetti e il ds Andrea Gracis, prima della consegna dei materiali alla squadra che poi effettuerà i tamponi di inizio attività che sarà venerdì mattina con i test del Progetto Performance a Sant’Antonino.
L’attività sarà tutta a porte chiuse senza l’ingresso del pubblico per evitare assembramenti.
(Fonte e foto: Casa di cura Giovanni XXIII).
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