Ieri il convegno di Cia Treviso con i consorzi Doc e Docg: “Il prosecco è il successo del nostro territorio, necessaria la sinergia tra le denominazioni”

Ottimi riscontri per il convegno organizzato ieri sera, martedì 27 luglio, da Cia Treviso (Confederazione italiana agricoltori Treviso) sul successo di uno dei prodotti principali della Marca Trevigiana, il prosecco.

Un fenomeno di tendenza che ha saputo ben resistere, anzi anche aumentare nell’era Covid, nonostante la sospensione in certi periodi del canale Horeca.

Il convegno si è tenuto nei locali del padiglione ex filanda alle Fiere di Santa Lucia di Piave. Presenti all’incontro i massimi esponenti del comparto Prosecco e dell’agricoltura per confrontarsi su dati e prossimi sviluppi di un successo tutto trevigiano.

“È una grande gioia perché finalmente riusciamo a rivederci in presenza anche con gli associati – introduce il discorso Giuseppe Facchin, presidente Cia Treviso – Un evento importante per parlare della denominazione Prosecco attraverso tutte le sue connotazioni, motivo per cui ci sono tutti i presidenti”.

Per noi – ha sottolineato Facchin – è importante la sinergia e un lavoro di sistema che vada a valorizzare il prodotto ma anche l’attività agricola e il territorio, soprattutto in seguito al riconoscimento Unesco”.

“Il prosecco è un comparto trainante – afferma Federico Caner, assessore all’agricoltura e al turismo della Regione Veneto – ogni anno la richiesta a livello internazionale aumenta e si è percepito anche durante la pandemia: nonostante il blocco del canale Horeca, il Prosecco ha dimostrato una tenuta e una crescita, con la conseguente necessità di reperire prodotto”.

“Un concetto – aggiunge l’assessore Caner – che nella zona Unesco si intreccia anche con il territorio e dimostra una valenza che va al di là del prodotto, riscoperto per cultura, storia, arte e tradizione enogastronomica”.

È necessario che ci sia un lavoro di squadra con le altre denominazioni e con le associazioni di categoria – commenta Stefano Zanette, presidente Consorzio Prosecco Doc – : il successo non è solo di qualcuno, ma di un team che ha l’obiettivo di dare futuro a questo emblema del nostro territorio”.

“Un incontro importante quello organizzato da Cia Treviso, perché ha dato l’opportunità di un confronto sui dati di previsione per la vendemmia 2021 – ha affermato la neo presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol – una vendemmia che sarà più tardiva, in previsione per metà settembre. I dati relativi alla vite e alle uve sono molto buoni”.

“Fortunatamente la pandemia non ha arrecato grossi danni alla denominazione – spiega Ugo Zamperoni, presidente di Asolo Prosecco – anzi, si è cresciuti del 25%, e la salute della denominazione è buona. Anche per la vendemmia 2021 adotteremo la misura espansiva della riserva vendemmiale”.

Presenti all’evento anche il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino, e il vicepresidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline Unesco del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Vincenzo Sacchet, che ha espresso l'”auspicio che si possa riprendere quanto prima”, sottolineando il desiderio di ripartenza del territorio Unesco, da parte dei turisti ma anche dalle aziende e dagli albergatori.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts