Il 23 luglio è una giornata importante per chi vive a Casella d’Asolo, perché è il giorno in cui si celebra Sant’Apollinare, santo che dà il nome alla località.
Per anni in occasione della ricorrenza veniva organizzata informalmente una tradizionale festa di paese dietro la chiesa di Casella, in modo molto semplice, a cui partecipavano gli abitanti della zona.
Con il tempo la festa di Sant’Apollinare è cresciuta sempre di più, soprattutto a partire dagli anni 90 quando è nato il Gruppo di Sostegno parrocchiale di Casella d’Asolo (GSP). Comitato prima, associazione poi, il GSP da trent’anni contribuisce alla vita attiva della parrocchia organizzando diversi eventi, primi fra tutti il carnevale e la sagra di Sant’Apollinare.
Negli ultimi anni la sagra era cresciuta notevolmente fino ad arrivare a un grande evento con giostre, dj set per i giovani, orchestra, serate a tema, concorsi, pesca di beneficienza, bancarelle di ogni genere, capace di attirare persone da tutta la pedemontana.
I festeggiamenti si protraevano per più di una settimana e si concludevano con uno spettacolo pirotecnico. Naturalmente la pandemia da Covid-19 ha interferito con questa tradizione, come spiega Luca Basso, presidente del Gruppo di Sostegno Parrocchiale: “Lo scorso anno non è stato possibile organizzare la sagra, ma quest’anno siamo riusciti a prepararla in versione light. Abbiamo dovuto escludere alcuni elementi caratteristici, come le bancarelle e le giostre, ma in questo modo riusciremo a garantire che l’evento venga svolto in sicurezza”.
Molte le differenze rispetto agli anni scorsi: solo quattro giorni di festeggiamenti, menù ridotto, assenza dell’area giovani, tavoli sotto le stelle.
Per marcare la differenza rispetto alla consueta celebrazione è stato modificato anche il nome dell’evento, da “Festa di Sant’Apollinare” a “Sant’Apollinare in festa”. Inoltre per questa edizione è possibile partecipare solo su prenotazione, nelle serate dal 22 al 25 luglio.
“Il GSP è un gruppo forte, autonomo e collaudato, formato da persone con grande esperienza e da giovani che desiderano mettersi a disposizione degli altri – continua Luca Basso – Io stesso ho cominciato a lavorare alla sagra già alle elementari, ho fatto parte del direttivo per otto anni e da qualche mese sono presidente. Come me tanti altri sono cresciuti passando le sere d’estate a questa festa, è un momento molto sentito e partecipato dalla comunità di Sant’Apollinare”.
Questo è dimostrato dal fatto che in molti si sono prenotati e le serate del 22 e 23 luglio sono state un successo, che con ogni probabilità si ripeterà in quelle del 24 e 25.
In fin dei conti, nonostante le restrizioni, la comunità di Sant’Apollinare ha avuto finalmente modo di riunirsi dopo mesi per onorare insieme questa ricorrenza così importante per Casella.
(Foto: Per concessione di Luca Basso).
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