Grande festa in occasione del 50esimo della Nostra Famiglia di Conegliano, appuntamento dove è stata ripercorsa la storia di un’ente al fianco di numerose famiglie del territorio.
All’evento, iniziato con la messa celebrata in duomo dal vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo alla quale è seguita una cerimonia in piazza Cima, oltre al sindaco di Conegliano Fabio Chies, accompagnato da assessori e consiglieri dell’amministrazione, erano presenti sindaci e rappresentanti dei Comuni di Mareno di Piave, Susegana, Vittorio Veneto, Tarzo, San Pietro di Feletto, Godega di Sant’Urbano e Cappella Maggiore.
Non sono mancati neppure il senatore Gianpaolo Vallardi, l’onorevole Angela Colmellere, il consigliere regionale Sonia Brescacin e Maria Scardellato, in rappresentanza della Provincia, che ha sottolineato l’importanza di “conoscere realtà dove si vede una capacità di gioire e di vivere superiore a quella di altri ragazzi”.
“Si tratta dell’occasione per ripercorrere una storia – ha spiegato Luisa Minoli, presidente della Nostra Famiglia – iniziata nel 1963 quando Dina Orsi ha preso contatto con la presidente di allora Zaira Sperafico. Successivamente il Comune di Conegliano ha donato il terreno dove abbiamo potuto mettere radici”.
“Un grazie – ha concluso Minoli – ai bimbi e alle famiglie con cui condividiamo battaglie e traguardi. Grazie a tutti gli operatori che fanno il proprio lavoro con passione”.
Parole di entusiasmo per un’avventura lunga 50 anni sono giunte anche dal sindaco Chies: “Un grande grazie va alla comunità, alla dedizione degli operatori e questo è l’esempio che se si semina, non si può che raccogliere”.
“Oggi è la festa delle famiglie – ha dichiarato Manuela Nascimben, direttore del polo di Conegliano e Pieve di Soligo della Nostra Famiglia – e viene celebrata la passione degli operatori nel portare avanti progetti innovativi di riabilitazione e integrazione sociale. Abbiamo un reparto ospedaliero che accoglie circa mille bimbi all’anno da tutte le regioni d’Italia e altri mille per le prestazioni ambulatoriali”.
“Ogni bambino – ha proseguito Nascimben – viene seguito da più figure, sotto il coordinamento di un medico psichiatra infantile, offrendo un supporto anche alla famiglia. Solo a Conegliano si contano circa 250 operatori. Il nostro è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, dove oltre alla parte clinica, viene dato spazio anche all’ambito della ricerca scientifica e della didattica, tramite la convenzione con l’ateneo di Padova per i corsi di laurea in fisioterapia e terapia occupazionale e alla scuola di specializzazione in neuropsichiatria infantile”.
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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Intervista video a cura di Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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