Tra Conegliano, Vittorio Veneto e Belluno si viaggerà anche su due piani: sui binari ecco “Rock”, un altro elettrotreno di ultima generazione

Presto tra Venezia, Conegliano, Vittorio Veneto e Belluno si viaggerà anche su carrozze a due piani. C’è un nuovo ritmo, pardon treno, pronto a entrare in servizio sulla ferrovia che unisce ben tre patrimoni dell’Unesco (Venezia, le colline del Prosecco e le Dolomiti) e che da un mese esatto (correva il 13 giugno) espleta il servizio viaggiatori su tratta interamente elettrificata.

Dopo i convogli diesel “Minuetto” e “Swing”, e gli elettrotreni “Pop” che stanno garantendo il servizio da un mese a questa parte, tra la città del Cima e il capoluogo dolomitico si apprestano a circolare pure i treni “Rock” della Hitachi Rail, che arricchiscono ulteriormente la flotta di Trenitalia.

Si tratta di convogli di ultima generazione (sono in esercizio da appena un paio di anni) che hanno la peculiarità di essere a doppio piano, offrendo così una capienza più che significativa (circa 480 posti con la configurazione a 4 casse): una novità assoluta per la ferrovia vittoriese, dove storicamente hanno circolato carrozze monopiano.

I treni a due livelli sono dal secolo scorso una presenza abituale sulla linea Venezia – Conegliano – Udine (dove attualmente circolano i convogli “Vivalto”), a breve lo saranno anche sulla linea che unisce pianura e montagna.

Il nuovo treno, che per il momento circolerebbe solo per corse di prova, ha già suscitato curiosità nel contesto di un turbinio di novità ed emozioni per pendolari e appassionati di trasporto ferroviario.

Poco più di un mese fa, l’11 giugno, il presidente del Veneto Luca Zaia, la sua vice Elisa De Berti e il ministro Federico D’Incà inaugurarono, insieme a molte altre autorità, il servizio passeggeri con convogli a trazione elettrica tra Conegliano e Belluno, salutato da un grandissimo entusiasmo nelle stazioni in cui il primo “Pop” si è fermato, con l’apoteosi a Belluno dove l’arrivo è stato salutato dall’Inno di Mameli cantato dai bambini.

Nel salutare l’arrivo del “Rock” sulla linea vittoriese, l’associazione di pendolari, conoscitori e sostenitori del trasporto pubblico TreniBelluno ha commentato: “E meno male che sedicenti esperti di mobilità affermavano con certezza che i “Rock” a due piani non potevano arrivare a Belluno perché non sarebbero potuti passare nelle gallerie e sui ponti della nostra linea”.

(Foto: Associazione Ferrovie Arrugginite).
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