Cinque giovani atleti vittoriesi (nella foto sotto, da sinistra Elena Pagnoscin, Giulia Baldassar, Matteo Paier, Maxine Rizzotto e Fabio Tonon) a Milano per uno stage di Budo hanno cercato invano di salvare un disabile anziano dall’incendio che era scoppiato al terzo piano di una palazzina dove erano stati ospiti: sono riusciti ad abbattere la porta ed entrare ma ormai era troppo tardi. Il loro intervento tempestivo tuttavia ha permesso l’intervento dei vigili del fuoco e che il rogo non si propagasse agli altri piani.
E’ successo sabato mattina 29 settembre alle 9 in via Moroni a Milano. Nell’incendio ha perso la vita un 78enne, Maurizio Rossi. Pare si fosse addormentato sul divano in cucina mentre fumava un sigaro.
Due di loro, Fabio Tonon (nella foto sopra, a sinistra nella foto sotto), 32 anni maestro di Judo, e Matteo Paier (a destra nella foto sotto), ventenne allievo, entrambi del Judo Vittorio Veneto sono finiti all’ospedale per intossicazione, e sono stati dimessi dopo quattro ore. Hanno fatto rientro a casa nella serata di domenica.
“Scendendo dalla palazzina dove avevamo dormito al quinto piano ospiti di una amica universitaria, con le borse per recarci allo stage, abbiamo sentito subito odore di fumo e visto al terzo piano la porta da cui usciva – racconta Fabio Tonon – Le ragazze Maxine, Elena e Giulia che ringrazio per il loro sangue freddo hanno suonato a tutti i campanelli e fatto evacuare tutti e cinque i piani, mentre i condomini avvisavano i Vigili del fuoco e io con Matteo abbiamo buttato giù la porta blindata a spallate“.
“Dentro c’era buio fitto, abbiamo aperto una porta finestra, ma non si respirava – continua Tonon – Con acqua e un estintore portati da altri condomini abbiamo tentato di spegnere, ma non potevamo avvicinarci dal calore e dal fumo. Siamo riusciti a intravvedere una sagoma in cucina ma abbiamo dovuto uscire, c’era troppo fumo”.
Il loro intervento ha fatto si che i Vigili del Fuoco siano riusciti a circoscrivere al solo appartamento del terzo piano l’incendio, prima che le fiamme raggiungessero le tubature del gas, altrimenti sarebbe stato un disastro. Purtroppo per l’anziano non c’era più nulla da fare: impossibilitato a muoversi, è morto carbonizzato sul divano. “Purtroppo non siamo riusciti a salvarlo, siamo molto vicini alla famiglia”, chiude Tonon.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
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