Si chiude con un’oblazione di quasi 300 euro, decisa venerdì 21 settembre dal Tribunale di Treviso, la storia di una minorenne che ad una fermata dell’autobus nel Comune di Refrontolo si era vista fotografare e fissare ripetutamente da un coneglianese di 48 anni.
La vicenda risale all’inizio del 2015 quando la ragazza, minore di quattordici anni, si accorge di un uomo che la continua a guardare mentre si trova seduto dentro la sua macchina parcheggiata vicino alla fermata dell’autobus, che lei prende ogni giorno per andare a scuola.
Sicuramente infastidita dal comportamento molesto dell’uomo, mai avrebbe immaginato di vederselo ricomparire più volte nello stesso luogo e perpetrando la medesima sgradita condotta.
La vicenda ha assunto una dimensione ancor più preoccupante quando la minore si è accorta che lo stesso individuo le scattava di continuo delle foto.
Nel maggio del 2015 la ragazzina, evidentemente preoccupata per il comportamento dell’uomo, decide di raccontare tutto alla famiglia.
Scatta quindi la denuncia ai carabinieri, alla quale segue l’intervento degli stessi che sorprendono l’automobilista direttamente sul fatto.
Indagato per molestie, verrà quindi rinviato a giudizio e riuscirà poi a chiudere la vicenda con il pagamento di una modica somma di denaro a titolo di oblazione.
Un brutto ricordo per la ragazzina che, come tante sue coetanee o come tante donne in generale, è stata vittima delle attenzioni indesiderate e moleste di un vero e proprio scocciatore.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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