L’Avis di Possagno in piazza del Tempio per una domenica dedicata ai donatori. Il presidente Favero: “Presto l’inaugurazione della sede”

Era il 20 giugno del ’65 quando nacque l’Avis di Possagno: a quel tempo gli avisini si recavano alle scuole primarie per effettuare i prelievi. Era tutto più semplice, con meno controlli e carte da firmare, e l’invito era veicolato attraverso un’unica domanda, posta a coloro che capitava di trovare lungo le vie, la piazza o il mercato: “Vieni a donare?”

Una nascita festeggiata anche dopo 56 anni dall’attuale gruppo comunale, che conta oggi ben 121 soci, molti dei quali nel nuovo consiglio sono abbastanza giovani da abbassare a 38 l’età media, ma anche alcuni veterani, come il presidente e fondatore Giacomo Vardanega: la cerimonia di questa domenica, con il doppio scopo di festeggiare il compleanno dell’associazione e la Giornata mondiale del Donatore, si è svolta davanti al Tempio, con la presenza dell’amministrazione comunale, della Corale del Tempio e dell’associazione MusiCanova, che ha finalmente avuto l’occasione di riprendere in mano gli strumenti.

Dopo la messa c’è stata una sfilata dedicata dal piazzale del Tempio fino a Piazza Canova e un breve momento durante il quale il pubblico è stato chiamato ad ascoltare due interventi, quello del primo cittadino Valerio Favero e quello del neopresidente dell’Avis Leonardo Favero, eletto ad aprile: “I donatori sono i veri protagonisti di queste manifestazioni: coloro che con un gesto semplice regalano amore e quindi vita” ha espresso davanti al pubblico, ricordando i nomi degli ex presidenti Angelo Zanesco, Lilliana Cunial, Paolo Basso e Paola Favero.

È stata poi depositata una corona al monumento dell’Avis e gli associati hanno potuto ritrovarsi alla nuova sede delle ex elementari per il momento conviviale tanto atteso, dopo una lunga serie di incontri online.

La prima cosa che ho fatto da presidente è stato chiamare uno a uno i soci che erano in prossimità della scadenza dei due anni – afferma Favero – e vorrei creare un gruppo di avisini ed ex avisini per riuscire a collaborare in numero ancora maggiore. Sempre con l’intento di fare squadra, vorrei mantenere la collaborazione con l’insieme delle undici associazioni della Pedemontana”.

Ora l’Avis di Possagno sta pensando a come valorizzare la sede ricevuta in uso dal comune: c’è da aspettarsi un’inaugurazione, quella che un anno fa non si era potuta fare.

(Foto: Avis).
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