Dopo le nuove aperture che hanno interessato il mondo della ristorazione, non si contano più le richieste di personale per ristoranti, pizzerie e bar anche nell’Alta Marca Trevigiana: per questo motivo si sono accesi i riflettori sulle scuole di ristorazione e sugli istituti alberghieri del territorio.
Questo succede anche a Valdobbiadene, dove questa mattina si sono conclusi gli esami di qualifica professionale per gli studenti delle classi terza A e terza B della Scuola di Ristorazione Dieffe.
Gli esami, nel rispetto delle normative anti-Covid, sono stati organizzati in sessioni di sei allievi per volta che hanno dovuto affrontare una prova pratica individuale e un colloquio orale.
La commissione d’esame prevedeva la presenza, oltre al presidente nominato dalla Regione Veneto, di due commissari esterni (un esperto del settore professionalizzante, Walter Crema, presidente dell’Unione Cuochi del Veneto, e un esperto di formazione, il professor Bruno Brunoro) e di due commissari interni, uno per le materie teoriche e uno per le materie pratiche scelti nell’ambito del consiglio di classe.
Per garantire il regolare svolgimento degli esami, erano comunque presenti i docenti delle discipline teoriche e pratiche che lavorano nella scuola.
Nel primo pomeriggio di oggi ci sono stati gli scrutini, ma già domani la scuola di ristorazione valdobbiadenese sarà impegnata con il “Pranzo Multietnico” di fine anno scolastico, dove i docenti e i genitori vedranno all’opera gli allievi di prima nell’atto conclusivo dell’ultima tappa.
Gli studenti impegnati negli esami hanno esposto i loro lavori sulle Regioni italiane, con gli approfondimenti artistici, culturali, naturalistici ed enogastronomici, e hanno illustrato tutti i procedimenti per realizzare un piatto tipico regionale o un drink che hanno accompagnato con un cicchetto di loro invenzione.
Non sono mancate le curiosità sulle tradizioni e sulle peculiarità enogastronomiche delle varie Regioni italiane, dal Nord al Sud dello Stivale, senza dimenticare le tabelle nutrizionali e il calcolo del food cost, il valore che scaturisce dal rapporto tra il costo delle materie prime utilizzate nella preparazione di un piatto e il prezzo di vendita dello stesso.
Gli studenti hanno scelto di preparare anche dei dolci complessi, come la cassata siciliana, e hanno realizzato drink originali che si ispirano alle mode e alle richieste del momento.
Un po’ di emozione, tanta adrenalina ma anche molta voglia di lasciarsi alle spalle un anno complesso sono stati gli “ingredienti” che hanno condito l’esperienza degli esami di qualifica professionale per questo primo gruppo di studenti della Dieffe.
Alcuni di loro proseguiranno con il quarto anno, con l’obiettivo di ottenere il diploma, ma c’è già chi ha trovato un lavoro considerando l’attuale significativa richiesta di personale nel mondo della ristorazione.
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