Ulss 2, Benazzi dopo la Conferenza nazionale cure domiciliari: “Szumski abbia più rispetto per i colleghi”. Migliora la situazione contagi nella Marca

Erano ben 10 mila le persone che la scorsa domenica 6 giugno hanno presenziato in piazza Duomo a Milano alla Conferenza nazionale cure domiciliari Covid-19, occasione durante le quale c’è stata una vera e propria standing ovation per Riccardo Szumski, medico e primo cittadino del Comune di Santa Lucia di Piave, presente in loco (qui l’articolo).

Benazzi non si è espresso sull’iniziativa, ma si è rivolto a Szumski, invitandolo a “portare maggior rispetto nei confronti degli altri colleghi”.

“Chiedo a Riccardo Szumski che porti un po’ di rispetti per i suoi colleghi, che si sono comportati sempre bene, hanno lavorato sodo e non fanno i populisti: alcuni di loro, anche nella Marca trevigiana, si sono pure ammalati. – ha dichiarato Benazzi – Un po’ di rispetto per i colleghi, perchè non è giusto che vengano offesi da chi ha altri grilli per la testa”.

“Il dottor Szumski può avere le posizioni che vuole, – ha proseguito il direttore generale – ma deve avere rispetto per gli altri medici che lavorano: il sistema sanitario non si basa su un uomo solo“.

Oltre alla posizione di Szumski, anche quella di altri 160 medici, che hanno presentato una documentazione per giustificare la mancata vaccinazione, sarà vagliata da un’apposita commissione, che deciderà se accettare o rigettare tale documentazione, se imporre la vaccinazione entro un preciso termine temporale, oppure se stabilire la sospensione o la ricollocazione dei medici in questione.

Nel frattempo migliora la situazione dei contagi nella Marca trevigiana: un solo paziente in terapia intensiva e sette casi ricoverati all’ospedale di Vittorio Veneto è l’esito degli ultimi dati forniti dall’azienda sanitaria, mentre la mortalità negli ospedali del territorio trevigiano è la più bassa del Veneto, con il 21 percento.

Sul fronte dei centri per gli anziani, al momento solo un operatore è risultato positivo.

A oggi sono stati fatti più di 673 mila tamponi nei vari Covid point ed è stata oltrepassata la soglia delle 541 mila vaccinazioni, con un’attenzione particolare alla fascia degli over 60: l’iniziativa della vaccinazione a bordo del camper dell’Ulss, che nello scorso weekend ha attraversato i Comuni di Treviso, Montebelluna, Castelfranco, Oderzo, Conegliano e Vittorio Veneto (qui l’articolo), in tutto ha registrato circa 1.200 adesioni.

L’intento dell’Ulss2, quindi, è quello di riproporre l’iniziativa della vaccinazione con il monodose Johnson&Johnson in 11 Comuni, nel territorio tra l’asolano e il vittoriese, dove l’incidenza delle vaccinazioni tra gli over 60 è più bassa: al momento non sono stati resi noti i nomi degli stessi Comuni, ma nei prossimi giorni Benazzi incontrerà i vari primi cittadini.

Domani, intanto, arriveranno circa 49 mila dosi di Pfizer, mentre l’incidenza dei contagi è migliorata rispetto ai giorni scorsi: nel trevigiano, infatti, si contano 16 casi ogni 100 mila abitanti, sulla media di 20 ogni 100 mila del Veneto.

Per quanto riguarda il caso del Comune di Ormelle, circa 130 persone sono state testate, 31 erano positive e ora 17 si sono già negativizzate. 

Il focolaio, sorto in ambiente familiare e lavorativo, non avrebbe provocato ricoveri ospedalieri o fatto emergere una sintomatologia importante: si è trattato di un cluster circoscritto, che si sarebbe scatenato a causa del contatto di una persona con un’altra appena rientrata dall’India, secondo quella che è stata la prima ipotesi formulata.

Sul fronte delle scuole, invece, secondo gli ultimi dati a disposizione, gli studenti appartenenti a 14 classi del trevigiano sono stati posti in quarantena. Stessa cosa per tre classi del pievigino e altre tre nell’asolano, area dove tre classi ulteriori si trovano in regime di automonitoraggio.

Ora il primo pensiero dell’Ulss2 è quello di incentivare le vaccinazioni tra gli over 60, la fascia di popolazione al momento più a rischio.

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