Festa della Repubblica Italiana, cerimonie nelle piazze dell’Alta Marca Trevigiana con il pensiero alla fine della pandemia

Anche nei diversi Comuni dell’Alta Marca Trevigiana non mancheranno le iniziative per celebrare il 75esimo Anniversario della nascita della Repubblica Italiana.

Dalla Destra alla Sinistra Piave, amministrazioni comunali, rappresentanti delle forze dell’ordine, associazioni combattentistiche e d’Arma e semplici cittadini parteciperanno, nel rispetto delle misure anti-Covid, alle cerimonie organizzate per questa importante occasione.

In alcuni casi anche i bambini e i ragazzi saranno protagonisti con qualche intervento attraverso il Consiglio Comunale dei Ragazzi, come nei Comuni di Colle Umberto e Cordignano, o durante la consegna della Costituzione ai maggiorenni, come a Gaiarine, dove l’incontro con i 18enni è stato spostato alla giornata di sabato, e ancora una volta a Cordignano, dove verranno premiate anche le eccellenze.

Come da tradizione, in molti Comuni ci saranno l’Alzabandiera, la deposizione di una corona d’alloro nel locale monumento ai caduti, l’Onore ai caduti e gli interventi delle autorità.

Tutte le cerimonie, nel rispetto dei protocolli anti-Covid, saranno statiche ma non mancheranno i momenti toccanti, come a Conegliano, dove è prevista la consegna della Medaglia d’Onore alla figlia di Giovanni Fiorot, deportato in Germania.

Nel Comune di Sarmede le celebrazioni per il 2 Giugno coroneranno anche il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, deliberata all’unanimità nel consiglio comunale dello scorso mese di aprile.

Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza Covid condizionerà le celebrazioni pubbliche nelle quali si dovranno indossare le mascherine, evitare gli assembramenti e rispettare le norme sul distanziamento sociale, con la speranza di uscire quanto prima dall’incubo della pandemia.

Con la Festa della Repubblica Italiana si ricorda la data del referendum del 1946 che decretò il passaggio dell’Italia da un sistema politico monarchico a uno repubblicano.

In quell’occasione, per la prima nella storia italiana, votarono anche le donne grazie al suffragio universale.

I risultati del referendum sono stati resi noti il 18 giugno 1946 e quel giorno la Corte di Cassazione ha proclamato ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana: a favore della Repubblica si erano espressi 12.718.641 di italiani, a favore della monarchia erano stati 10.718.502 (le schede nulle o bianche furono invece 1.498.136).

Il referendum del 1946 ha messo fine al Regno d’Italia, che dal 1861 era stato guidato dalla famiglia reale dei Savoia, e ha sancito il passaggio dalla Monarchia Costituzionale alla Repubblica Parlamentare.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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