Vittorio Veneto, lutto nel quartiere di Ss. Pietro e Paolo: addio ad Alberto De Nardi, scomparso a soli 52 anni. Domani il funerale

Lutto nel quartiere di Santi Pietro e Paolo per la morte di Alberto De Nardi, 52 anni. Da una dozzina d’anni era malato di sclerosi multipla, ma nulla faceva presagire la morte avvenuta improvvisamente venerdì pomeriggio nella sua abitazione.

Inutili i soccorsi giunti tempestivamente: pare che a stroncarlo sia stato un infarto. Lascia la moglie Andreina, il figlio Gioele, la mamma Tina, il fratello, i suoceri, il cognato e le cognate, i nipoti.

Questa sera, lunedì, alle 19 viene recitato il rosario nella chiesa di Santi Pietro e Paolo dove domani, primo giugno, alle 14.30 si terrà il funerale. Per volontà dei familiari non fiori, ma eventuali offerte da devolvere all’Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla.

Alberto, per gli amici “Bubo”, era nato e cresciuto nel quartiere di Santi Pietro e Paolo. Da giovane aveva fatto l’animatori in parrocchia. Dopo il diploma in ragioneria, si era iscritto all’università a Padova laureandosi in scienze forestali. Aveva quindi trovato lavoro alla Coldiretti di Conegliano, poi alla Banca della Marca dove, fino al gennaio 2020 quando la malattia gli ha imposto il ritiro dal lavoro, seguiva i finanziamenti per le aziende agricole.

Sportivo, il 52enne era un grande appassionato di corsa. Era stato un tesserato dell’Atletica Vittorio, poi dei Marciatori di Conegliano. Sport che ha praticato fino a quando la malattia glielo ha consentito.

E proprio mentre correva, era il 2006, avvertì i primi segni della malattia. Capitava infatti che perdesse l’equilibrio e cadesse a terra. A seguito di accertamenti medici era quindi emersa la diagnosi: sclerosi multipla. Una malattia che ha iniziato a stravolgere la vita di Alberto.

“Mio zio – ricorda il nipote Alessio – in tutti questi anni ha sempre avuto una forza spaventosa. Non si è mai lamentato. Anzi: dava forza a chi gli stava a fianco”.

Da poco aveva ultimato alcuni lavori nella casa per potersi muovere liberamente, dal momento che era in carrozzina. Nulla dunque faceva presagire una morte così improvvisa che l’ha strappato all’amore dei suoi cari.

(Foto: per gentile concessione della famiglia).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts